06/12/2002
SIENA - Parole & Musica: "Family Game"
Situazioni tragicomiche e uno stile rubato ai cartoni animati manga e alla televisione. Modernità del linguaggio per una storia poetica e surreale, che racconta sentimenti universali: la solitudine, il lutto, il bisogno di affetto. Questo sarà il prossimo appuntamento della rassegna culturale dell'università di Siena, Parole & Musica : l'11 e 12 dicembre, al teatro dei Rozzi, alle 21, andrà in scena "Family Game", spettacolo teatrale tratto da un romanzo che è stato un caso letterario, "Kitchen" di Banana Yoshimoto.
Il regista, è esso stesso un "caso": Kuniaki Ida, giapponese che vive a Milano ormai da anni, ha fondato la Scuola internazionale di teatro e ha lavorato in vari paesi del mondo, con Kobo Ave Friends, Gruber Nostalgia, Dario Fo.
Il testo rappresentato è una commedia paradossale con spunti tragici e momenti di pura poesia: un uomo che per colmare la mancanza della moglie scomparsa si trasforma in "donna" e in "madre"; la piccola protagonista Mikage che perde la nonna, e si rinchiude nella disperazione e nell'intimità rassicurante di una cucina; un vero amico che la consola, e che forse diventerà un grande amore.
Mikage e il suo amico sono giovani soli, che cercano di colmare il proprio vuoto esistenziale e sanno comunicare ad un pubblico giovane i sentimenti universali che caratterizzano l'adolescenza, ed in fondo, ogni stagione della vita umana.
In scena Claudia Ancellotti, Patrizia Moschella, Gianfranco Munizza, Diego Savastano, Irene Valota, attori inequivocabilmente italiani, sono immersi in un ambiente dal sapore giapponese, conservano i nomi giapponesi, dormono sul futon e si nutrono di piatti esotici. E questi oggetti quotidiani diventano enigmatiche manie: il cibo, la cucina, le piante, sono rifugi per personaggi fragili e confusi, giovani metropolitani sradicati e discretamente smarriti, usciti dalla penna magistrale di Banana Yoshimoto.
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