26/11/2002
SIENA - Le contrade e le istituzioni cittadine riunite in Ateneo
"Arrivare a comprendere a pieno le tradizioni di Siena, per chi viene da altre città, è difficile, ma conoscerle significa acquisire un tesoro". Così il rettore dell'Università senese ha parlato agli studenti e alle istituzioni cittadine riunite, nell'aula Magna del rettorato, per dare il benvenuto ai giovani che studieranno e vivranno a Siena nei prossimi anni della loro vita.
Insieme al rettore Piero Tosi c'erano il vice sindaco Rossi, il presidente dell'Azienda regionale per il Diritto allo Studio Enrico Zanchi, il rettore del magistrato delle Contrade Roberto Saladini, il docente Giuliano Catoni. Tutti insieme per accogliere le matricole e per rafforzare ulteriormente il dialogo tra studenti e città, soprattutto attraverso la conoscenza della storia e delle tradizioni senesi. Questo aspetto è stato introdotto dal rettore del magistrato delle Contrade, che ha spiegato agli studenti: "Il Palio, le contrade e le loro istituzioni possono sembrare obsolete, ma sono invece l'anima di questa città e non confliggono, ma anzi contribuiscono agli aspetti più moderni della vita di Siena". Giuliano Catoni, esperto anche di tradizioni e storia senese, ha parlato quindi delle origini del palio e delle contrade, che provengono dalle compagnie militari, e ha spiegato le ragioni storiche dell'attaccamento dei senesi all'appartenenza territoriale: "per questo attaccamento ad uno specifico territorio, che oggi riscontriamo nelle contrade, Dante Alighieri, nell'Inferno, defininì i senesi gente vana".
Siena, città non solo ricca di storia, tradizioni e bellezza, ma anche luogo ideale per vivere e per studiare, con la sua dimensione a misura d'uomo e gli efficienti servizi offerti dal Comune e dall'Ateneo. Dei servizi offerti agli studenti ha parlato il presidente dell'Azienda regionale per il Diritto allo Studio Enrico Zanchi. Gli ha fatto eco il rappresentante degli studenti, Roberto Carta: "Apprezziamo l'impegno dell'Ateneo e del Diritto allo Studio, che non si preoccupano soltanto di fornire gli strumenti essenziali per studiare, ma danno ai giovani che arrivano in questa città anche la possibilità di partecipare ad attività culturali, ricreative, sportive ed associative, attività che sono importanti nella vita di un giovane".
L'incontro, che si è svolto alla vigilia delle celebrazioni per l'inaugurazione del 762° anno accademico, si è aperto con gli allegri canti del Coro delle Contrade, e si è chiuso con l'esibizione del Coro d'Ateneo.
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