19/11/2002
SIENA - Al via la stagione di teatro di Ateneo con "Il tempo al di là del mare"
La scienza incontra la fantasia e diventa uno spettacolo teatrale originale, divertente, curioso: Il Tempo al di là del mare, che per la stagione universitaria "Parole&Musica" andrà in scena il 20 e 21 novembre al teatro dei Rozzi di Siena, primo tra gli appuntamenti di teatro.
Nel Settecento, epoca di esplorazioni e di grandi viaggi per mare ostacolati non solo dalle intemperie, ma anche dalla impossibilità per i naviganti di conoscere l'esatta posizione delle navi, ecco l'intuizione di un geniale quanto sconosciuto orologiaio inglese, John Harrison, che permetteva di definire con certezza la longitudine. Confrontando l'ora esatta del punto di partenza dell'imbarcazione con l'ora locale, si poteva trovare la longitudine precisa. Intuizione tanto rivoluzionaria quanto semplice: forse anche troppo, al punto da scontrasi con le teorie e gli studi dei grandi della scienza che fino ad allora non erano riusciti a risolvere il problema. Il premio enorme di 20 mila sterline che molti decenni prima, all'inizio del secolo, la corona inglese aveva messo in palio per chi avesse risolto il problema fondamentale della navigazione, pur legittimamente guadagnato, non venne corrisposto all'orologiaio Harrison, che anzi si inimicò gli scienziati più insigni dell'epoca.
Lo scontro tra la scienza tradizionale, i suoi apparati, la sua rigidità con l'intelligenza e la freschezza di una mente fertile e intuitiva diventano così ne Il tempo al di là del mare, lo spunto per una grande avventura umana sullo sfondo di due opposti modi di pensare. La scienza diventa allora nello spettacolo di Bartoli il pretesto per un viaggio virtuale e fantastico, alla ricerca di una regola matematica, da parte di un uomo forte del suo spirito di osservazione e dell'esperienza del suo lavoro, che per questo finisce per essere l'oggetto di sporche manovre e intrighi internazionali in pieno Settecento, l'età della ragione.
"Abbiamo messo in scena un mondo diverso dal teatro – ha detto il regista e attore dello spettacolo, Marcello Bartoli – ed è stato interessante farlo. Narriamo un viaggio di fantasia e libertà, che, partendo dalla scienza diventa poesia e teatro puro. E' questa la sperimentazione di un genere diverso che ha incontrato il favore del pubblico: una proposta nuova che ci ha dato molte soddisfazioni". Lo spettacolo, scritto da Annalisa Bianco, dal romanzo best seller americano della scrittrice Dava Sobel, può anche essere letto come la metafora dell'eterno scontro tra vecchio e nuovo, tra antico e nuovo modo di pensare.
Una proposta originale, Il tempo al di là del mare, è una delle proposte di teatro che la stagione universitaria Parole&Musica vuole far conoscere al suo pubblico, fatto soprattutto di giovani studenti. Per accedere allo spettacolo è necessaria la tessera della rassegna, che gli studenti possono fare presso il Dsu, in via dei Termini, 6. Per dipendenti tecnici e amministrativi e docenti dell'Università è aperto l'ufficio produzione culturale in Rettorato, telefono 0577 232 172.
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