06/11/2002
SIENA - Scritti di Sandra Cavicchioli pubblicati a cinque anni dalla sua scomparsa
Un omaggio a Sandra Cavicchioli, docente di Semiotica del testo all'Università di Siena, cinque anni esatti dopo la prematura scomparsa. Esce con queste credenziali "I sensi, lo spazio, gli umori", il volume curato da Costantino Marmo, pubblicato da Bompiani, che offre una raccolta degli scritti semiotici di Sandra Cavicchioli e che sarà presentato venerdì 8 novembre alle ore 21,15 a castello Pasquini di Castiglioncello, nell'ambito del trentesimo convegno dell'Aiss, Associazione italiana di studi semiotici, organizzato insieme all'ateneo senese e al Comune di Rosignano Marittimo.
La figura di Sandra Cavicchioli sarà tratteggiata da Giovanni Manetti, professore di Semiotica a Siena, che coordinerà l'incontro, insieme a Isabella Pezzini e a Costantino Marmo. La stessa Sandra Cavicchioli ha ricoperto la carica di vice presidente dell'Aiss, dal 1995 alla scomparsa. L'uscita del libro rappresenta l'omaggio a una ricercatrice i cui studi sono stati caratterizzati dall'abilità nel confrontare le teorie testuali, facendo notare punti di contatto e differenze tra le diverse scuole.
"I sensi, lo spazio, gli umori" rappresenta bene la molteplicità degli interessi di Sandra Cavicchioli. Qui, tra gli altri, sono presentati alcuni scritti su Virginia Woolf, sulla quale aveva incentrato la tesi di laurea, conseguita con Umberto Eco, a Bologna; si ritrova l'interesse per la spazialità narrativa, a cui aveva dedicato la tesi di Dottorato, e un intero numero monografico della rivista "Versus", curato dalla stessa Cavicchioli. "L'insieme apparentemente etorogeneo di direzioni di ricerca - scrive Paolo Bertetti, segretario dell'Aiss nel volantino che spiegherà il senso della serata e che sarà distribuito a castello Pasquini - è testimone della vastità di interessi e della curiosità intellettuale di Sandra Cavicchioli. Trova la sua chiave unificatrice in un piuù generale interesse per la testualità e per il suo studio semiotico, uno studio che l'autrice ha sempre condotto in un serrato confronto tra metodologie e approcci teorici diversi. Non è un caso che avesse insegnato Semiotica del testo presso l'Università di Siena".
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