09/10/2002
SIENA - E' un laureato ad honorem dell'Università di Siena il nuovo Nobel per la chimica, Kurt Wuethrich
Ha trovato il modo di applicare la risonanza magnetica nucleare alle proteine, arrivando a comprendere i meccanismi molecolari di molti fenomeni biologici, tra i quali quelli che sottostanno ai prioni, i responsabili del morbo della "mucca pazza": per questo lo scienziato svizzero Kurt Wuethrich è stato insignito del Nobel per la chimica 2002.
Ma che le sue ricerche avevano dato risultati straordinari, che avrebbero avuto una grande importanza negli anni futuri, lo avevano capito già anni fa gli scienziati della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Siena che, nel 1997 hanno attribuito a Wuethrich la laurea ad honorem in Chimica. E la laurea a Siena è stata per Wuethrich una delle prime occasioni per esporre in pubblico la teoria sulla struttura dei prioni, da lui scoperta proprio tramite la risonanza magnetica nucleare.
Dagli inizi degli anni '90 per tutto il decennio la facoltà di Scienze ha mantenuto contatti con lo scienziato svizzero, che a Siena ha tenuto seminari e relazioni, anche in occasione di un convegno. In particolare i rapporti con Wuethrich sono stati intrattenuti dai professori Neri Niccolai, del dipartimento di Biologia molecolare, e Gianni Valensin, del dipartimento di Chimica e direttore del Centro interdipartimentale di Risonanza magnetica nucleare
NMR, che tutt'oggi svolgono ricerche sulle proteine, tramite il metodo della risonanza magnetica nucleare.
C'è anche un senese tra gli allievi di Wuethrich: è il professor Dario Neri, che dopo il dottorato di ricerca con lo scienziato svizzero, è ora docente del politecnico di Zurigo.
"Anche se d'ora in poi sarà oberato di impegni – ha detto il professor Niccolai – sto già pensando di invitare di nuovo a Siena Kurt Wuethrich: sarebbe molto bello che la facoltà potesse organizzare una festa in suo onore".
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