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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

20/02/2001
SIENA - Presentazione della convenzione quadro di scambio culturale e tecnologico fra Università di Siena e Coop Toscana Lazio
Una convenzione quadro che permetta al mondo della formazione e a quello dell'impresa di confrontarsi tra di loro per non rimanere mondi separati. E' la filosofia che sta alla base della convenzione quadro siglata oggi, martedì 20 febbraio, tra Università di Siena e Coop Toscana Lazio. Presenti per l'Università di Siena il rettore Piero Tosi, i professori Sebastiano Bagnara, direttore del dipartimento di Scienze della comunicazione e Maurizio Boldrini, direttore del centro Comunicazione e marketing d'Ateneo, e, per Coop Toscana Lazio, il presidente Aldo Soldi, e Aldo Bassoni, responsabile per la comunicazione dell'azienda.
Se da un lato è sempre più necessario che la formazione teorica si completi attraverso un'esperienza ravvicinata con i processi produttivi, dall'altro lato è vero che l'impresa non può fare a meno di un continuo aggiornamento tecnologico e di innovazioni che derivano dalla ricerca.
"L'accordo prevede iniziative finalizzate a migliorare e a completare la formazione accademica e professionale degli studenti – ha specificato il rettore Piero Tosi - e ciò avverrà sia attraverso la sperimentazione di nuove modalità didattiche sia grazie all'utilizzazione di attrezzature e servizi esterni e alla collaborazione in attività di ricerca applicata per l'innovazione, soprattutto per quanto riguarda il settore della comunicazione".
La convenzione, infatti, individua nel dipartimento di Scienze della comunicazione dell'Università di Siena l'interlocutore privilegiato per stabilire accordi che possono includere concretamente stage di giovani laureandi o ricerche e collaborazioni su temi di interesse comune.
"La convenzione quadro individua un vasto raggio di possibilità – ha spiegato Aldo Soldi, presidente di Coop Toscana Lazio - Di volta in volta, però, potranno essere stipulate convenzioni specifiche di ricerca su singoli progetti e con specifiche modalità di attuazione, a seconda delle esigenze e occasioni che si presenteranno. Per la nostra cooperativa è comunque un modo di rapportarsi fattivamente a una prestigiosa università e un esempio, se pur in piccolo, di come la cooperazione attivi proficui contatti con enti e istituzioni presenti sul territorio per lavorare assieme e dialogare".


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