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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

10/09/2002
SIENA - "Animali, angeli, macchine" - Convegno di studi dal 12 al 14 settembre presso l'Accademia dei Fisiocritici
Animali, angeli, macchine: tre soggetti che a prima vista non hanno nulla da condividere ma che in realtà sono uniti da una sottile analogia. Ciò che li accomuna è il fatto che tutti e tre costituiscono un punto di riferimento per la definizione del linguaggio e del pensiero umano, dall'antichità fino all'epoca contemporanea.
Ora li mette a confronto il convegno "Animali, Angeli, Macchine. Linguaggio e forme cognitive", che si svolgerà presso l'Accademia dei Fisiocritici dal 12 al 14 settembre.
Ed ecco che i relatori ci parleranno degli "improperi del cane e delle risa della donnola", ci spiegheranno "perché gli angeli non hanno emozioni", di diranno del rapporto tra uomini e macchine fatto di "numeri, parole, gesti, sguardi, qualche carezza e forse odori". E tutti insieme ci chiederemo se "può l'animare addomesticare l'uomo" o "qual è il linguaggio degli uccelli".
L'apertura del programma, giovedì pomeriggio alle ore 15, sarà affidata alla presidente dell'Accademia dei Fisiocritici, Sara Ferri. Seguiranno gli interventi del sindaco del Comune di Siena, Maurizio Cenni, del presidente dell'Amministrazione Provinciale Fabio Ceccherini, del rettore dell'Università di Siena, Piero Tosi e di Giovanni Manetti, docente presso l'Ateneo senese e presidente dell'associazione "Simbolo, conoscenza, società".
Il convegno ha un duplice obiettivo. Da una parte c'è la volontà presentare uno spaccato di storia di studi, centrati intorno all'idea che le caratteristiche del linguaggio e del pensiero umano siano definibili non in sé, ma per 'contrasto' rispetto ad altre forme di linguaggio, un po' come per Freud la definizione della personalità 'normale' emergeva per contrasto rispetto alle nevrosi, più facili da definire. Nel corso di tutta l'antichità la pietra di paragone è generalmente stata quella del linguaggio degli animali. Per Aristotele, ad esempio, il linguaggio non era prerogativa che distingueva l'uomo dall'animale, distintivo era invece il fatto che gli uomini si servissero di espressioni convenzionali e articolate in singoli suoni combinabili, mentre gli animali comunicavano in modo 'olistico' e naturale. Nel Medio Evo si registra l'entrata di un'ulteriore pietra di paragone costituita dal linguaggio degli angeli (che, essendo puri spiriti, si leggono l'un l'altro nell'intelletto). Infine, intorno al Seicento e Settecento si fa strada il concetto di 'macchina', quale entità che sopprime la dimensione del significato nel ruolo di mediatore tra segno e oggetto, come invece avviene nel linguaggio umano. Fino ad arrivare alle moderne 'macchine intelligenti'.
D'altra parte, questo incontro si propone di dare un contributo 'teorico' alla riflessione attuale sul tema del linguaggio e del pensiero.
Non è casuale nemmeno la scelta dell'Accademia dei Fisiocritici come sede del convegno, in quanto l'antica e nobile istituzione fin dalle sue origini si è fatta promotrice di una cultura che ha privilegiato come oggetto di attenzione scientifica sia gli animali sia le macchine. Ma, curiosamente, non è raro che nei suoi antichi testi compaiano miniature e disegni in cui angioletti armeggiano con alambicchi e macchine del vuoto!
Il progetto, infine, nasce da una collaborazione tra l'associazione Simbolo, Conoscenza, Società, la società di Semiotica del Testo, il centro interuniversitario per lo studio del Simbolo (presieduti rispettivamente da Giovanni Manetti, Omar Calabrese e Giuseppe Nava, docenti della facoltà di Lettere di Siena), la società di Filosofia del Linguaggio (presieduta da Franco Lo Piparo, dell'Università di Palermo).
Il programma dettagliato dell'iniziativa e le modalità per partecipare possono essere consultate nel sito Internet dell'Università di Siena, all'indirizzo http://www.unisi.it/eventi/simbolo/.


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