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Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

08/07/2014
SIENA - Cittadini scienziati – cittadini geografi
L’apporto alla ricerca scientifica del lavoro volontario individuale in rete.

Ricercatori di professione e cittadini appassionati di ricerca scientifica a confronto nella training school di geografia in corso a Fiesole



Cittadini-scienziati e volontariato nella raccolta di informazioni geografiche. Sono due fenomeni nuovi, nati grazie alla disponibilità diffusa di mezzi informatici, applicazioni e piattaforme open source che permettono a chiunque di raccogliere dati, immagini, farne analisi, e metterli a disposizione di ogni persona interessata, sempre grazie alla rete. E la geografia è una delle discipline che più si presta all’intervento dei cittadini. Mappe di territori poco conosciuti, descrizioni molto dettagliate, dati specifici su determinati luoghi, forniti da singoli cittadini stanno arricchendo in modo significativo le conoscenze diffuse dalla “geografia ufficiale”.
Si tratta di un fenomeno ormai ritenuto rilevante dagli studiosi, che ritengono possa costituire una fonte decisamente importante per l’approfondimento del sapere geografico.
Ma è possibile trovare modalità condivise per garantire la qualità di questi dati raccolti dai cittadini, la possibilità di integrarli correttamente con i dati e le conoscenze della disciplina ufficiale? Per dare risposte, ricercatori e cittadini con la passione della geografia si stanno in questi giorni incontrando a Fiesole, nel corso della training school organizzata dalla professoressa Cristina Capineri, dell’Università di Siena (chair del progetto COST ACTION IC1203 ENERGIC e membro della Vespucci Initiative in collaborazione con il EU JRC di Ispra, ExCites .UCL Londra e ESRI).
Durante le giornate del corso, cittadini e scienziati si confronteranno per scambiarsi conoscenze, procedure e punti di vista. Attraverso attività scientifiche con un approccio pratico, i cittadini-geografi potranno mettere al servizio della scienza il proprio sapere, i propri sforzi intellettuali e le proprie scoperte. I ricercatori, da parte loro, illustreranno il metodo scientifico di ricerca e indagine, e i metodi per l’utilizzazione dei dati. Le sperimentazioni sviluppate durante il corso si allacciano anche a temi relativi all’ambiente: biodiversità, food security, qualità ambientale, risk management.
Uno scambio decisamente innovativo, reso possibile dalle nuove tecnologie e dall’utilizzo mirato dei social network, messi al servizio della diffusione della conoscenza.
Le informazioni sulla training school sono su www.vespucci.org/programme .


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