10/01/2001
SIENA - Il sottosegretario Antonino Cuffaro presenta a Siena il Programma Nazionale di Ricerca
Sarà presentato venerdì prossimo all'Università di Siena, dal sottosegretario al ministero dell'Università e della ricerca scientifica, onorevole Antonino Cuffaro, il programma Nazionale di Ricerca, approvato in via definitiva il 22 dicembre dal Cipe, Comitato interministeriale di programmazione economica. Aprirà i lavori alle 11, in aula Magna Storica del Rettorato, il rettore Piero Tosi, cui seguirà l'introduzione del professor Mauro Cresti, delegato alla ricerca. Il Programma Nazionale di Ricerca, promosso dal Murst e formulato in Italia per la prima volta, assieme alla riforma degli ordinamenti segna una vera e propria inversione di tendenza nella politica nazionale della scienza e dell'innovazione, indicando fra l'altro gli strumenti per la programmazione, il coordinamento e la valutazione della ricerca. Il P.N.R. oltre a prevedere il varo di programmi strategici aggiuntivi, la costituzione di un fondo per la ricerca di base e le reti di centri di eccellenza, le misure per la formazione e l'assunzione di nuovi ricercatori, vuole stimolare i rapporti fra mondo scientifico e mondo della produzione. All'indomani dell'approvazione del documento da parte del Cipe, il sottosegretario al ministero dell'Università e ricerca, Antonino Cuffaro, ha detto: «Siamo di fronte a un evento di grande importanza per la ricerca italiana e per lo stesso sviluppo del sistema Italia, dopo anni di incuria, da parte dei vari Governi, di cedimenti sull'impiego di risorse, di mancanza di programmazione degli interventi e di coordinamento e di totale assenza di valutazione. Il P.N.R. con il suo carattere aggiuntivo costituirà anche un fattore di incentivazione dell'attività ordinaria degli Enti pubblici di Ricerca facenti capo ai vari ministeri e stimolerà nuovi significativi rapporti fra mondo scientifico e mondo della produzione. Col P.N.R. la riforma che abbiamo voluto comincia a dare i suoi frutti concreti. La realizzazione di grandi progetti di interesse nazionale e lo sviluppo dell'occupazione qualificata apporteranno grandi benefici al sistema produttivo e permetteranno di affrontare problemi di grande rilevanza sociale (salute, ambiente, sicurezza, clima, etc.). Il P.N.R., che può essere verificato e corretto nel corso della sua stessa attuazione, metterà in moto risorse aggiuntive rilevanti ma sicuramente non ancora quelle di cui la Ricerca italiana ha bisogno. Confidiamo che nei prossimi anni dalla breccia che abbiamo appena aperto possa passare un flusso crescente di finanziamenti che consenta finalmente all'Italia di raggiungere, nella competizione globale, un posto adeguato rispetto alle capacità ed alle potenzialità che possiede». Cuffaro ha infine concluso: «Va dato atto al ministro Ortensio Zecchino non solo di non avere sconfessato l'impostazione inizialmente data alla riforma del sistema dal ministro Luigi Berlinguer, ma di avere perseguito la linea del cambiamento con vigore, di avere aderito ad una visione strategica avanzata ed ispirata ai reali interessi del Paese sostenendola con grande convinzione».
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