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Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

22/06/2011
SIENA - Antenna Europarlamentare 2011
L’attività dei rappresentati italiani in Europa in uno studio del Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Cambiamento Politico dell’Università di Siena

E’ stato pubblicato il Rapporto Antenna Parlamentare 2011, una ricerca periodica sviluppata nell’ambito dell’Osservatorio Istituzionale del Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Cambiamento Politico (CIRCaP) dell’Università di Siena.
Lo studio analizza in forma indipendente alcuni indicatori sulla partecipazione parlamentare e sulle dinamiche di voto degli europarlamentari italiani.
I dati analizzati sono tratti dal portale web del Parlamento europeo, dal sito VoteWatch, e dall’archivio carriere parlamentari europee del CIRCaP. L’analisi dei dati così raccolti si limita ad aspetti quantitativi e non implica giudizi di merito sulla qualità dell’attività legislativa.
Il Rapporto Antenna Parlamentare 2011 è stato realizzato dal dottor Stefano Braghiroli, assegnista di ricerca presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Cambiamento Politico dell’Ateneo senese, che presentando i risultati più significativi emersi dall’analisi dice: “Uno dei principali fattori di partecipazione analizzato per tastare il polso alla delegazione italiana è il tasso di presenze in assemblea plenaria: bassissimo, ben al di sotto della media europea, e preceduta solamente dalla delegazione britannica (85%), nota per il diffuso euro-scetticismo. Questo dato – peggiorato rispetto all'anno scorso – è un chiaro indicatore della nostra scarsa effettività al Parlamento europeo”. Continua Braghiroli: “In generale lo score della delegazione italiana (0,98) è nettamente migliorato rispetto all'anno scorso, avvicinandosi molto alla media europea, ma ancora inferiore rispetto a quello di delegazioni comparabili come quella francese o tedesca. In più, non è da trascurare il fatto che gli italiani siano strutturalmente sotto la media nelle attività più qualificanti della vita parlamentare come l'elaborazione di rapporti, risalendo nella classifica solo grazie ad attività meno rilevanti in termini di incisività, quali la presentazione di un numero molto alto di interrogazioni parlamentari. Per concludere, poi una buona notizia, che fa ben sperare. Seppur, sotto-rappresentate nei numeri, le poche deputate italiane presentano un tasso di attivismo di gran lunga più alto rispetto ai colleghi maschi (1,20 vs. 0,92). Alla luce di questo dato, è quindi legittimo chiedersi se favorire un maggiore equilibrio di genere non rappresenti solo una misura di civiltà, ma anche un'opportunità per rendere più incisiva la delegazione italiana a Strasburgo”.
Il rapporto completo è disponibile on line all’indirizzo www.circap.unisi.it/events/antenna-europarlamentare-rapporto-2011.



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