16/06/2011
AREZZO - Dal Premio Monselice per la traduzione prestigioso riconoscimento a un lavoro aretino. Segnalazione per il “Libro delle Meraviglie” di Gervasio di Tilbury, tradotto da Elisabetta BartolI
Dal prestigioso Premio Monselice per la traduzione arriva quest’anno un riconoscimento a un lavoro aretino, curato da Elisabetta Bartoli, laureata della facoltà di Lettere e Filosofia e dottore di ricerca. Tra le segnalazioni del Premio, che da 40 anni viene assegnato dalla cittadina padovana alle migliori traduzioni di opere in poesia o in prosa pubblicate in Italia e di autori nazionali tradotti in lingua straniera, c’è infatti il “Libro delle Meraviglie" di Gervasio di Tilbury, dell’inizio del XIII secolo, tradotto per la prima volta in italiano dalla dottoressa Bartoli. L’opera è stata pubblicata dall’editore Pacini nella collana “Scrittori latini dell'Europa medievale” promossa dal Centro di Studi comparati I Deug-Su della facoltà aretina dell’Università di Siena.
Il volume premiato nasce da un lavoro svolto nel gruppo di ricerca della facoltà di Lettere diretto dal professor Francesco Stella, che alcuni anni fa aveva tenuto dei corsi sul fantastico - fate, demoni, vampiri, zombie, maghi e prodigi - nella letteratura medievale latina del XII secolo, e in particolare su Gervasio. «Il Premio Monselice per la traduzione è il più importante del settore in Italia», commenta il professor Stella. «Il testo tradotto da Elisabetta Bartoli», prosegue, «era stato pubblicato solo dal grande filosofo Leibniz nel '700 ed era rimasto irreperibile per secoli. Dopo l’edizione critica a Oxford di due studiosi inglesi nel 2002 e una tesi francese seguita dal grande storico Jacques Le Goff, che lo aveva riproposto all'attenzione, è uscita questa traduzione che lo offre ora anche al pubblico italiano».
La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica prossima, 19 giugno, nel castello di Monselice.
La collana “Scrittori latini dell’Europa medievale“, promossa dal Centro di studi comparati I Deug-Su della facoltà aretina, è diretta da Francesco Stella e propone al pubblico, agli insegnanti e agli studiosi opere di importanti autori europei del medioevo latino – com’è il caso di Gervasio mai tradotte prima in italiano, con originale a fronte criticamente riveduto, breve introduzione e note esplicative. Si apre così alla conoscenza dei lettori italiani un universo di conoscenze, invenzioni, sogni, scoperte, dati storici, narrazioni, intelligenza sociale e creatività fantastica finora accessibile solo agli specialisti.