27/05/2011
SIENA - Approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena il Conto Consuntivo 2010
Annunciato il dato positivo sulle immatricolazioni all’anno accademico 2010/2011
Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena ha approvato nella seduta di questa mattina il conto consuntivo relativo all’esercizio finanziario 2010.
I risultati del bilancio consuntivo 2010 hanno evidenziato un miglioramento del risultato di competenza, al netto delle operazioni straordinarie pari a -18.190.000 euro, rispetto ai -28.800.000 euro registrati nel 2009, e una riduzione del disavanzo di amministrazione, che passa da un valore di -126.500.000 euro dell’anno precedente a -37.800.000 euro nel 2010.
Il rettore Angelo Riccaboni ha sottolineato nella sua relazione che “i risultati del bilancio consuntivo 2010 evidenziano che l’Università di Siena continua a presentare una situazione finanziaria significativamente squilibrata, stante il perdurare del disavanzo di amministrazione e del disavanzo di competenza, se opportunamente depurato dall’entrata straordinaria derivante dalla cessione delle Scotte.
Tuttavia – ha evidenziato il rettore - è sufficiente analizzare il trend dei risultati finanziari dell’ultimo triennio per affermare che l’Ateneo ha imboccato con decisione la strada del riequilibrio dei conti. Il pareggio di competenza è un obiettivo non ancora raggiunto, ma la riduzione registrata del disavanzo di competenza testimonia la correttezza della direzione adottata dall’Ateneo e ci incoraggia nel proseguire con rinnovato slancio nella realizzazione di UNISI 2015.
Solo conseguendo il traguardo del pareggio di competenza l’Università di Siena potrà garantirsi il recupero delle condizioni di equilibrio finanziario, indispensabili per programmare con serenità e lungimiranza il nostro sviluppo. La nostra è una crisi originata da una struttura dei costi operativi non equilibrati con le entrate strutturali dell’Ateneo. A fronte del nuovo debito che nel frattempo comunque si origina, l’Ateneo può contare su un patrimonio immobiliare che, anche dopo le cessioni degli ultimi anni, presenta un’importante consistenza. Gli organi di governo e l’Amministrazione sono ben consapevoli che sarebbe irresponsabile utilizzare i proventi dalle cessioni immobiliari, per loro natura di carattere straordinario, per coprire un disavanzo corrente costante generato, in misura ragguardevole, da uscite di natura ordinaria. A fronte, invece, della chiara riduzione in corso della differenza fra uscite ed entrate di competenza, il ricorso a convenienti dismissioni costituisce una manovra efficace e necessaria.
Tutte le componenti della Comunità universitaria – ha concluso Riccaboni - hanno preso piena consapevolezza della gravità della situazione finanziaria in cui versa l’Ateneo. Tutti sono consapevoli di dovere fornire un contributo e che ogni contributo è imprescindibile per accelerare il percorso di risanamento intrapreso. Il cammino verso l’equilibrio di competenza è reso più complesso dalla necessità di non penalizzare gli elevati livelli di qualità delle nostre attività didattiche e di ricerca, testimoniati da molteplici analisi e graduatorie, e in primis dai risultati in termini di erogazione del fondo premiale da parte del Ministero. Per questo motivo il risanamento va affiancato da una progettualità di rilancio di lungo termine, sintetizzata nel progetto UNISI 2015.”
Il rettore oltre ai dati di bilancio ha presentato i dati sulle immatricolazioni all’anno accademico 2010/2011, che mostrano una sostanziale tenuta: “Sulla base dei dati dell’anagrafe nazionale degli studenti – ha spiegato - gli immatricolati puri alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico all’anno accademico 2010/2011 sono 2.820, pari al 3,3% in più rispetto all’anno precedente (2.731). Ricordo che dalla stessa rilevazione dell’anagrafe nazionale degli studenti il dato nazionale risulta in diminuzione del 3,1%. Il nostro Ateneo registra anche una elevatissima percentuale di studenti sul totale degli immatricolati provenienti da fuori regione, pari al 46,5%. Gli studenti – ha concluso Riccaboni - rappresentano una importantissima componente della nostra Università. E’ quindi fondamentale mantenere alta l’attrattività insieme alla qualità”.
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