Università degli Studi di Siena Comunicati stampa

15/01/2002
SIENA - Incominciano le lezioni della scuola di specializzazione per le Professioni legali
Incominceranno giovedì 17 gennaio le lezioni del primo corso della scuola di specializzazione per le Professioni legali, che è stata istituita a partire da questo anno accademico presso l'Università di Siena. E' questa la specializzazione che permette l'accesso alla magistratura, secondo la normativa varata l'anno scorso, ma che anche permette a coloro che si preparano alle altre professioni legali, come avvocato o notaio, di accorciare di un anno la pratica professionale.
"La creazione delle scuole di specializzazione per le Professioni legali fa fronte alla necessità di giungere a una preparazione unitaria di tutti coloro che operano nel campo giuridico. In particolare, proprio il Consiglio Superiore della Magistratura ha individuato in questa la possibilità di superare incomprensioni tra gli operatori del mondo della giustizia", ha detto Vittorio Santoro, preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Siena.
Possono accedere alla scuola i laureati in giurisprudenza: si articola in un primo anno comune, e in un secondo anno ad indirizzo, giudiziario–forense, e notarile.
Si accede mediante concorso annuale per titoli ed esame. Alla fine del Corso è prevista una prova finale (una dissertazione scritta su argomenti interdisciplinari con giudizio espresso in sessantesimi): il suo superamento sarà titolo per il conferimento di un Diploma di Specializzazione.
"La nostra facoltà – ha aggiunto Santoro – è stata tra le prime in Italia a organizzarsi. Le attività didattiche si avvalgono anche di strutture che permettono di fornire agli studenti un servizio particolarmente confortevole. Nella nuova sede di via Mattioli possiamo garantire un servizio per 85 studenti"
A insegnare nella scuola di specializzazione saranno docenti e professionisti di alto livello. Del consiglio direttivo della scuola fanno parte lo stesso preside Santoro, i docenti Andrea Pisaneschi, Paolo D'Amico, Maria Luisa Padelletti, Roberto Guerrini; i magistrati Tindari Baglione e Marilena Rizzo; gli avvocati Vincenzo Iodice e Giovanni Meocci; i notai Andrea Pescatori e Vincenzo Previti.