Polmoni di acciaio risalenti agli anni '60, maschere utilizzate dagli anestesisti all'inizio del secolo, apparecchi per l'elettroterapia e per l'aerosol: una preziosa collezione di strumenti medici è stata raccolta dal professor Gualtiero Bellucci, da 40 anni docente di Anestesiologia all'Università di Siena, durante la sua lunga attività all'Ospedale del Santa Maria della Scala, e fa parte oggi del patrimonio storico scientifico dell'Ateneo.
La raccolta è stata recentemente catalogata e inventariata, e l'inventario è stato appena pubblicato nella collana Mater.iali, curata dal Centro universitario per la tutela e la valorizzazione dell'antico patrimonio scientifico senese.
In una introduzione all'inventario il professor Bellucci, che è anche direttore dell'Istituto di Anestesiologia e rianimazione dell'Università di Siena, racconta come sia riuscito a salvare tanti oggetti: polmoni di acciaio raccolti prima che un rottamatore, per fare spazio nei magazzini dell'ex Spedale, li sbriciolasse; apparecchi utilizzati dagli anestesisti preservati per alcuni anni, nascosti in una soffitta, prima che un incendio cancellasse tutto; piccoli modelli della Scuola granducale di Ostetricia, risalenti alla metà del '700, presi e conservati mentre un operaio ne rimuoveva decine e decine, buttandoli su un'Ape per portarli via. Con i periodici rinnovamenti delle sale e degli ambulatori dell'antico Spedale, inevitabilmente migliaia di oggetti e strumenti medici sono andati perduti.
La collezione che rimane però, formata da più di 200 strumenti di provenienza non solo senese, è oggi ben documentata, e la pubblicazione dell'inventario è stata anche l'occasione per fare una panoramica sulla storia dell'Anestesiologia sia in Italia che a Siena. I testi di Francesca Vannozzi, direttrice del Centro per la tutela e la valorizzazione dell'antico patrimonio scientifico senese, Gualtiero Bellucci e Gigliola Terenna ripercorrono la storia dell'Anestesia, l'evoluzione della disciplina anestesiologica, le vicende dell'istituzione dell'insegnamento di Anestesiologia nell'Ateneo.
Belle foto degli strumenti e delle apparecchiature completano la pubblicazione, che è il primo, importante passo per il riconoscimento dell'importanza scientifica, documentaria e storica della collezione degli strumenti di anestesiologia. Il prossimo passo sarà la valorizzazione della raccolta, anche con l'intento di promuovere l'allestimento di una mostra permanente visitabile dal pubblico.