ARCHIVIO
 
Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

06/12/2001
SIENA - Tronti: lectio magistralis per l'addio all'insegnamento
"Come in un concerto la parte del solista la fa la politica, l'orchestra è
il destino". Così ha esordito nel pronunciare la sua prolusione Mario
Tronti, che oggi nell'Aula Magna dell'Università di Siena, gremita di
pubblico, dava il suo addio all'insegnamento dopo più di trent'anni di
carriera presso l'Ateneo. All'inizio dei lavori, Romano Luperini ha portato
i saluti del Rettore dell'Università di Siena, Piero Tosi.
Rossana Rossanda, Ida Dominijanni, Maria Luisa Boccia, Massimo Ilardi,
Sandro Nannini, Alberto Olivetti, Alessandro Piazzi sono alcuni tra gli
intellettuali presenti in questa occasione.
Tra i teorici della politica più noti in Italia e in Europa, Tronti con il
suo pensiero e con i suoi studi ha costituito dagli anni Sessanta in poi
una pietra miliare nell'ambito della filosofia politica contemporanea.
Nella sua lectio magistralis Tronti ha ripercorso le tappe essenziali della
sua ricerca, dal confronto tra politica e destino alla dicotomia tra chi ha
e chi non ha capacità di riflessione sul proprio destino, dalla nascita
della cultura operaia alla sua estinzione.
Non è emerso però solo il Tronti filosofo e teorico ma anche il docente che
ha voluto sottolineare come in 31 anni di insegnamento il suo obiettivo più
alto sia stato l'essere maestro e ascoltare i giovani. "Credo che il
compito più importante di un maestro sia aiutare un ragazzo a divenire quel
che è. E aiutarlo a capire che ribellarsi è giusto ma bisogna saperlo fare:
anzi imparare a farlo bene è il programma di una vita". Così Tronti ha
salutato i suoi allievi presenti. E a tutti ha comunicato infine un suo
desiderio: "non divenire un vecchio saggio, perché la saggezza senile è - a
suo dire - odiosa come la moderazione giovanile". E un avvertimento "D'ora
in avanti, da me aspettatevi di tutto".
In serata la presentazione del volume a cura di Alberto Asor Rosa e di
Alberto Olivetti, che raduna 18 scritti di Tronti sui temi più vari, "Cenni
di castella". Il titolo, di dantesca memoria, a indicare "segnali" come
spunti di riflessioni lasciati dal vasto lavoro di Tronti, dagli anni
Sessanta a oggi.


Archivio Comunicati Stampa
Tel.: 0577 235227