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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

01/06/2010
SIENA - Migrazioni, confini, popoli e governi:
convegno internazionale di antropologia e sociologia, con la presenza dell'architetto israeliano Eyal Weizman

Le migrazioni, la mescolanza delle etnie, le differenze culturali che convivono ed entrano in conflitto: fenomeni accentuati dalla globalizzazione, gestiti in modi diversi dal potere e dalla legge. Su questi temi, con un ampio approccio interdisciplinare, si concentreranno le due giornate di studio intitolate Sovranità, popolazioni, confini: governare la vita e la morte, in programma il 4 e 5 giugno a partire dalle 9.30 presso l'auditorium del Collegio dottorale Santa Chiara.
Organizzato dalla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Siena e dalla Scuola di dottorato in “Antropologia, etnologia e studi culturali”, il convegno costituisce un'occasione di confronto tra differenti discipline - antropologia, scienze sociali, scienze politiche, studi storici e architettura - che discuteranno, sia da un punto di vista storico che nell'analisi del presente, dell'evoluzione di concetti come sovranità, popolazioni e confini in diverse aree geografiche.
Presenza di spicco sarà quella dell'architetto israeliano Eyal Weizman, direttore del Centre for Research Architecture al Goldsmiths College di Londra, che vive e lavora fra la capitale inglese e Tel Aviv. Weizman spiegherà come l'utilizzo degli spazi e l'architettura nei Territori occupati in Palestina siano divenuti uno strumento per esercitare il potere politico e il controllo sulle popolazioni.
Nel corso delle due giornate studiosi dell'Università di Siena e provenienti da Atenei italiani ed esteri affronteranno un ampio ventaglio di temi: per esempio la costruzione politica e legislativa del soggetto migrante o rifugiato, le relazioni di potere sui confini delle ex-colonie africane, ma anche lungo i confini nazionali degli stati europei; i tecnicismi e la burocrazia che conducono all'indifferenza morale e aprono la strada agli autoritarismi; l'etnicità, il genere e il folklore come strumenti di governo della differenza antropologica e culturale.
Gli interventi toccheranno i più vari contesti geografici, mettendo in luce le somiglianze dei fenomeni legati alle migrazioni e alla presenza di gruppi etnici diversi: attraverso le relazioni dei ricercatori si viaggerà da alcuni stati africani all'America latina, dalla Palestina all'Europa, fino ad un Centro di Permanenza Temporanea nella nostra Puglia, con un'analisi degli effetti nelle regioni del Sud Italia delle politiche e delle norme che regolano l'immigrazione nel nostro Paese.

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