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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

27/11/2001
SIENA - "Franco Fortini. Disegni, incisioni, dipinti" - Magazzini del Sale, 28 novembre 2001 - 13 gennaio 2002
L'Università di Siena rende omaggio a quello che è stato uno dei suoi più noti ed apprezzati docenti, in carica dal 1971 al 1989, uno dei grandi intellettuali del secolo scorso, Franco Fortini, figura poliedrica di artista spesso controcorrente.
Il 28 novembre, alle ore 17 presso la Sala delle Lupe in Palazzo Pubblico a Siena, verrà inaugurata la mostra "Franco Fortini. Disegni, incisioni e dipinti", che resterà esposta ai Magazzini del Sale fino al 13 gennaio 2002, aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 18.
L'esposizione è stata curata dal Centro studi Franco Fortini, che ha sede presso la facoltà di Lettere e filosofia di Siena, in collaborazione con la cattedra di Storia dell'arte contemporanea. Interverranno all'inaugurazione il rettore Piero Tosi, il sindaco di Siena Maurizio Cenni, l'assessore alla Cultura Maria Antonietta Grignani, il pittore Sergio Vacchi, Enrico Crispolti, docente dell'Ateneo senese e curatore del catalogo della mostra, Giuseppe Nava direttore del Centro studi e il poeta Michele Ranchetti.
La mostra propone un'ampia selezione della produzione grafica di Franco Fortini, a partire dal corpus conservato nell'archivio del Centro studi dell'Università, oltre 250 opere. E' anche un'occasione per conoscere e valorizzare un aspetto inedito di Fortini, noto in Italia e all'estero come intellettuale militante, critico, poeta, traduttore, ma fino ad ora mai studiato dal punto di vista specificatamente artistico. Infine, attraverso gli schizzi e i disegni tracciati a margine delle carte fortiniane, si può seguire un percorso storico-biografico che incrocia personaggi e momenti cruciali del Novecento: Valentino Bucchi e Giacomo Noventa, Saba e Thomas Mann, i viaggi in Russia e Cina e il '68.
"Questa mostra – spiega Giuseppe Nava, direttore del Centro Fortini – costituisce un'occasione per aprire un discorso sull'interesse di Fortini e sul rapporto della sua poesia con la categoria della visività. La produzione di disegni, e in misura minore di dipinti, non va considerata come un'attività saltuaria, di riposo e di svago, come l'hobby di un letterato, ma come un vero e proprio esercizio d'arte, sia pure minore rispetto al lavoro sulle idee e sulle parole". "Accanto alle letture – conclude il professor Nava – ha contato per Fortini giovane l'osservazione diretta di affreschi e dipinti nella Firenze natia, il cui ricordo affiora più volte, come momento importante della sua formazione, nelle sue poesie".
Nell'ambito delle iniziative per ricordare l'intellettuale fiorentino, inoltre, la rassegna culturale dell'Università, Parole e Musica, rappresenterà La morte del Cherubino, opera del '38, un testo giovanile ambientato nella Sicilia barocca, che testimonia la passione dello scrittore per l'arte.


FRANCO FORTINI – Cenni biografici

Nato a Firenze nel 1917, Franco Fortini ha vissuto in quella città gli anni giovanili, si è laureato in Giurisprudenza e in Lettere ed è entrato in contatto sia con i protagonisti della stagione dell'Ermetismo sia con gli intellettuali che prima della guerra hanno fatto la storia della cultura italiana, da Montale a Vittoriani. Dopo aver partecipato alla Resistenza, si è stabilito a Milano, diventando redattore del "Politecnico", successivamente è stato collaboratore di molte riviste tra le quali "Comunità", "Quaderni rossi", "Il menabò".
Dal 1971 al 1989 è stato titolare della cattedra di Storia della critica letteraria presso la facoltà di Lettere dell'Università di Siena, dove ha svolto l'intera carriera accademica. Nel 1985 gli è stato conferito il Premio Montale-Guggenheim per la poesia. E' morto a Milano nel novembre del '94.
La produzione di Fortini comprende la saggistica, la poesia, la narrativa, sceneggiature, traduzioni in versi e in prosa dal francese e dal tedesco di autori quali Flaubert, Brecht, Proust, Goethe, Einstein. Prima della sua morte ha donato alla facoltà di Lettere dell'Ateneo senese il suo archivio privato comprendente manoscritti, documenti inediti, disegni, pitture e oltre 5000 lettere, in cui sono compresi i carteggi con Barthes, Bobbio, Calvino, Montale, Pasolini.



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