21/11/2001
SIENA - Giornate di lavoro sulla radio
"Siena capitale italiana degli studi sulla radiofonia". Lo ha detto Enrico Menduni, docente di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo dell'Università di Siena, intervenuto questa mattina alla conferenza stampa di presentazione delle "Due giornate di studio sulla radio", che si terranno il 23 e 24 novembre. "Non è un caso – ha proseguito Menduni – che un evento di portata nazionale, che radunerà presso l'Ateneo studiosi, editori e professionisti del panorama radiofonico italiano, sia stato organizzato proprio da questa Università. Qui è nata la prima radio universitaria italiana e qui, nel corso di laurea in Scienze della Comunicazione, da anni si svolgono studi all'avanguardia nel campo dei media, in particolare sulla radiofonia".
Ma c'è di più: alla vigilia delle "Due giornate di studio sulla radio" l'Università di Siena annuncia la prossima nascita di una laurea specialistica sulla radiofonia. "Aspettiamo solo la formale approvazione del ministero", ha detto il preside della facoltà di Lettere, Gianni Guastella, che ha ricordato come il convegno di venerdì e sabato abbia un senso innovativo particolare in un momento di cambiamento dell'Università.
Le "Due giornate di lavoro sulla radio" si prospettano ricche di temi e di contenuti, con approcci e prospettive di analisi differenti e si gioveranno della presenza di esperti e di soggetti che rappresentano attivamente il mondo radiofonico in Italia e non solo. Si parlerà di linguaggi, di informazione, di innovazione tecnologica, di gusti del pubblico e di storia del mezzo, secondo una visione globale del rapporto tra radio e società. Costituirà quindi una prima occasione per instaurare un collegamento permanente e associativo tra gli studiosi della radio nel mondo, e inoltre per riconoscere pubblicamente il ruolo della radio e dare piena dignità accademica e scientifica agli studi sulla radiofonia.
Siena, con la sua capacità di coniugare tradizione storica ed innovazione, unica città interamente cablata in fibra ottica, si candida ad essere una sede ideale per la riflessione e lo sviluppo delle ricerche nel campo radiofonico, un punto di riferimento nel panorama nazionale ed europeo.
A questo proposito, Maurizio Boldrini, direttore del centro Comunicazione e marketing dell'Università di Siena e direttore di "Facoltà di frequenza", la radio di Ateneo, ha voluto sottolineare come un evento di questa portata non possa prescindere da un rapporto stretto tra mondo accademico e città. "Il nostro obiettivo, ha detto Boldrini, è di dare vita a un centro di studi, che ogni anno crei un appuntamento per tutti coloro che si occupano del settore radiofonico". "Voglio ricordare – ha aggiunto Boldrini – che Facoltà di frequenza è ormai un caso osservato da molti Atenei italiani. Ma per ora siamo gli unici con un'emittente autonoma, gestita dagli studenti e che funziona 24 ore su 24".
Le "Due giornate di studio sulla radio" sono promosse dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università di Siena, con il patrocinio della Sezione Processi Culturali dell'Ais, Associazione italiana di Sociologia, e realizzata in collaborazione con Rna, Radio Nazionali Associate. Con la presenza, inoltre, della radio d'Ateneo di Siena, Facoltà di Frequenza. Vi hanno aderito più di sessanta studiosi e professionisti. Tra questi Alberto Abruzzese, Wolfgang Achtner, Sebastiano Bagnara, Giovanni Bechelloni, Maurizio Boldrini, Omar Calabrese, Enzo Campione, Fausto Colombo, Paolo Francia, Rosa Franquet, Alberto Hazan, Hans J. Kleinsteuber, Roberta Lai, Felice Lioy, Marino Livolsi, Theo Maeusli, Edoardo Montefusco, Franco Monteleone, Mario Morcellini, Peppino Ortoleva, Giuseppe Richeri, Alessandra Scaglioni, Barbara Scaramucci, Giorgio Simonelli, Lorenzo Suraci, Anna Maria Testa, Ljuba Grishenko Trautmann e Pietro Varvello.
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