28/01/2010
SIENA - COMUNICATO STAMPA
UNIVERSITA' DI SIENA - REGIONE TOSCANA
Oggi la presentazione del rettore Focardi e dell’assessore Baronti. Ricerca, a Siena progetti per 1milione e 750 mila euro. Saranno finanziati con 50 mila euro l'anno 11 giovani ricercato
L'Università di Siena potrà destinare 1 milione e 758 mila euro a progetti di ricerca nei campi delle scienze geologiche, fisico-chimiche tecnologiche e ambientali e per la partecipazione di giovani ricercatori ad attività congiunte, università-imprese.
Ad attivare il finanziamento da parte della Regione, che attinge per questo alle risorse del Fondo sociale europeo (Fse) e, in misura minore, al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), una serie di convenzioni ad hoc firmate dall'assessore alla ricerca Eugenio Baronti e dal rettore dell'Università di Siena Silvano Focardi.
I progetti dei quali l'Ateneo senese è capofila sono in tutto 7 e vedono il coinvolgimento anche di aziende private, altri enti e Università. I ricercatori saranno reclutati dall'Università di Siena tramite bandi e riceveranno borse di studio di 50 mila euro l'anno ciascuno. I progetti finanziati prevedono complessivamente la partecipazione di 11 ricercatori.
«Grazie a questo finanziamento – ha spiegato l'assessore Baronti – abbiamo deciso, insieme all'Università di Siena, di promuovere progetti che hanno in Comune la tematica della sostenibilità ambientale, tramite l'approfondimento di temi quali l'uso razionale dell'energia, le ricerche aerospaziali finalizzate a una migliore conoscenza del nostro pianeta e dell'universo, le geotecnologie. Si tratta di progetti che hanno un duplice valore: da una parte favoriscono la ricerca e l'innovazione tecnologica, dall'altra promuovono ricadute immediate sul sistema produttivo, favorendo uno sviluppo qualificato in settori importanti e dai quali dipende il futuro del nostro territorio. Di grande importanza per noi anche il lavoro sinergico che sta dietro a questi progetti che vedono la collaborazione fra ricercatori e fra Università, ma anche di centri e imprese privati».
In particolare la partecipazione dei ricercatori alle attività di ricerca sarà assicurata grazie al Fondo sociale europeo che consentirà l'erogazione di borse di studio di durata pluriennale. Oltre a perfezionare la propria formazione facendo nuove esperienze, i giovani potranno essere almeno parzialmente impiegati all'interno delle aziende coinvolte nei progetti. Si tratta, in sintesi, di ricerche industriali e di studi di fattibilità, capaci di promuovere nuovi modelli di sviluppo e nuovo trasferimento tecnologico in settori di ricerca importanti per lo sviluppo regionale, di consolidare conoscenze, competenze e capacità.
«Lo sviluppo del nostro territorio non può prescindere dalla ricerca – ha detto il Rettore Silvano Focardi - interventi coordinati tra istituzioni e imprese, come in questo caso, segnano positivamente il futuro di un percorso già iniziato da tempo. La ricerca da sola attualmente non ha la forza né la possibilità di incidere significativamente sullo sviluppo: per questo sono convinto che il ruolo della Regione Toscana sia a questo punto essenziale, non solo attraverso i finanziamenti o attraverso la loro gestione, ma anche per il monitoraggio dei bisogni, coordinato a livello territoriale». Il professor Focardi ha inoltre sottolineato come l'Ateneo sia riuscito a proporre linee di ricerca legate ai bisogni del territorio e delle sue imprese: «La positiva risposta di partecipazione ai nostri progetti da parte di queste ultime mostra come vi sia sempre di più bisogno di interazione tra chi fa ricerca e chi produce. Grazie alle borse, potremo dare ai ricercatori un’opportunità importante per conoscere dall’interno il mondo della produzione».
A questo proposito Baronti ha precisato come la Regione si fosse mossa per finanziare assunzioni a tempo determinato. Ciò non è stato possibile perché l'autorità di gestione del Fse non ha ammesso la spesa.
L'assessore ha ricordato che quelle realizzate nell'ateneo senese si inseriscono in un quadro di iniziative a livello regionale che hanno permesso di finanziare 53 progetti per un totale di 29,5 milioni di euro, cui si aggiungono i 12,8 milioni di euro per le stesse discipline di ricerca, che saranno a breve disponibili grazie al Fondo per le aree sottoutilizzate.
Ecco i titoli e gli ambiti di ricerca dei progetti: “Geographical Information on the Flora of Tuscany” (Esplorazione e utilizzazione dell'ambiente terrestre, geologia e geotecnologia); “Misura di elettroni e nuclei cosmici di alta energia con l’esperimento CALET sulla Stazione Spaziale Internazionale” (Conoscenza dell'universo, esplorazione dello spazio, ricerche su sistemi e tecnologie spaziali per applicazioni terrestri, ingegneria aerospaziale e aeronautica leggera); “Censimento, analisi e ricostruzione paleoclimatica dei travertini toscani” (Esplorazione e utilizzazione dell'ambiente, geologia e geotecnologia); “Progettazione e sintesi di nuovi sensibilizzatori organici per la produzione di celle fotovoltaiche non convenzionali” (Produzione, distribuzione ed uso razionale dell’energia, studio dell’architettura e del disegno industriale per il contenimento dei consumi energetici); “Studio dei parametri geologici e delle proprietà termiche del suolo attraverso misure in situ ed in laboratorio finalizzate alla realizzazione di una cartografia tematica delle rese e delle conducibilità termiche del territorio della Regione Toscana” (Esplorazione e utilizzazione dell'ambiente terrestre, geologia e geotecnologia); “Studio della pericolosità da amianto nelle rocce della regione Toscana” (Esplorazione e utilizzazione dell'ambiente terrestre, geologia e geotecnologia); Archeologia e chimica per il patrimonio minerario (Sviluppo di metodologie archeologiche e scientifiche innovative per la conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeo-minerario della Toscana meridionale).
Responsabili dei progetti sono i docenti dell’Università di Siena, professor Riccardo Basosi, professor Luigi Carmignani, professoressa Anna Gandin, profesoressa Simona Maccherini, professor Simone Marrocchesi, professor Alessandro Donati, professor Maurizio Taddei.
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