29/12/2009
SIENA - Approvato all’unanimità dal Cda dell’Università di Siena
il bilancio di previsione 2010
Il disavanzo di competenza è pari a 32.302.550,63 di Euro
Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena ha approvato oggi all’unanimità il bilancio di previsione per l’esercizio 2010, che si chiude con un disavanzo di competenza di 32.302.550,63 di Euro, prevedendo entrate pari a 254.139.269,32 di Euro e uscite per 286.441.819,95 di Euro.
“Pur ribadendo l'estrema gravità della situazione finanziaria della nostra Università – ha dichiarato il rettore Silvano Focardi - desidero tuttavia che vengano riconosciuti i passi in avanti fatti sulla strada del risanamento. Tutti noi abbiamo bisogno di sapere che i sacrifici che stiamo facendo servono a risanare i conti della nostra Amministrazione e stanno determinando già dei risultati”.
Rispetto alla bozza del documento di previsione finanziaria che era stato consegnato ai consiglieri nella scorsa seduta del Consiglio di amministrazione, su proposta del Rettore Silvano Focardi avanzata nel Cda di oggi, la previsione del disavanzo approvata ha ottenuto una correzione positiva, grazie alla possibilità, evidenziatasi nelle ultime ore, di conteggiare legittimamente tra le entrate cifre importanti come gli 8 milioni di Euro previsti in virtù del protocollo firmato lo scorso gennaio tra Università, Azienda Ospedaliera e Regione Toscana, e quella derivante dalla inferiore diminuzione (5 milioni in meno rispetto al 2009) del Fondo di finanziamento ordinario, grazie alla definitiva approvazione della Legge Finanziaria che attribuisce alle Università statali ulteriori 400 milioni di Euro, a parziale reintegro, per il solo 2010, del taglio dei 678 milioni. Questo fa sì che il taglio dell'FFO scenda per il prossimo anno a circa il 4% per l'intero sistema universitario. Su tale base è possibile ipotizzare per la nostra Università un'entrata per l'FFO di 115 milioni di Euro.
“Il bilancio di previsione per l’esercizio 2010 – ha detto il direttore amministrativo Antonio Davide Barretta – è improntato al massimo rigore possibile; si è ritenuto necessario evidenziare i risultati conseguibili dall’Ateneo effettuando il massimo contenimento dei costi di nostra competenza senza pregiudicare l’essenza stessa del servizio pubblico erogato”.
“Il disavanzo complessivo, come definitivamente ereditato dagli esercizi precedenti – ha detto il Rettore - con l’aggiunta dell’ulteriore disavanzo previsto e presunto con riferimento all’esercizio 2010, delinea un quadro a tinte fosche per il futuro della nostra Università. Sono tuttavia questi i numeri con i quali dobbiamo lavorare per trovare le soluzioni migliori per uscire dalla crisi. Il nostro obiettivo, lo ribadisco, è uscire dalla crisi e far sì che la nostra Università possa continuare a essere un’istituzione che fa ricerca e formazione di qualità, e che la nostra Amministrazione possa tornare a essere credibile. Per quanto doloroso, dovremo procedere all’alienazione di parte del patrimonio immobiliare non strumentale dell’Ateneo, per reperire liquidità”. “Come ho già detto – ha proseguito Focardi - lo scorso 22 dicembre la Regione Toscana ha approvato il proprio bilancio di previsione 2010 e la legge finanziaria collegata, che prevedono la possibilità di acquisizione da parte della stessa Regione della parte assistenziale delle strutture ospedaliere che necessitano di essere ammodernate. Sulla base di ciò auspico che nei prossimi mesi si possa affrontare in modo risolutivo la cessione della parte assistenziale del Policlinico Santa Maria alle Scotte, in modo da poter acquisire risorse essenziali. Al contempo si rende necessario procedere in maniera decisa nella strada già segnata delle imprescindibili alienazioni di altri immobili non strutturali: la Certosa di Pontignano, il Collegio Santa Chiara, il Palazzo Piccolomini Bandini. La strada che stiamo percorrendo è quella di poter garantire per quanto possibile alcune nostre attività all'interno di tali strutture: penso in proposito al Collegio Santa Chiara, che nel caso si concretizzasse l'accordo con l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, potrebbe continuare ad accogliere i dottorati di ricerca”.
Le voci più incisive della spesa dell’Università di Siena sono costituite dalla spesa per il personale, appesantita dall'aumento previsto per legge nei capitoli relativi alle retribuzioni del personale docente e dei ricercatori. Nella redazione del bilancio sono entrate inoltre le spese per interventi di messa a norma di edifici universitari e per il necessario adeguamento dei nuovi spazi dove verranno ubicate le segreterie studenti, a seguito del trasferimento dal Palazzo Piccolomini Bandini.
Per quanto riguarda il personale docente e tecnico-amministrativo nel 2010 non sarà possibile procedere a nuove assunzioni, data la mancanza di copertura finanziaria.
Per ciò che concerne il capitolo “Fondo per le progressioni economiche e la produttività art. 87 CCNL 2006/2009”, nel documento di bilancio previsionale è stato inserito lo stesso importo del 2009, pari a Euro 3.075.806. Questo, in attesa che il Direttore amministrativo proceda alla ridefinizione del fondo dedicato, prevedendo sin da ora, una volta effettuato il riaccertamento, una specifica variazione in bilancio.
Relativamente alle “Spese per gli studenti”, la previsione 2010 è di poco inferiore rispetto alla previsione fatta per il 2009 nel dicembre scorso. Nel corso dell'anno, come già accaduto per il 2009, l’Amministrazione procederà alle relative variazioni, ogniqualvolta si renderanno possibili grazie a nuove entrate.
“Sul piano dei servizi agli studenti – ha concluso il Rettore - non sono previste riduzioni sensibili che possano mettere in dubbio la grande tradizione del nostro Ateneo in questo ambito. Certamente assai penalizzata appare la ricerca, che è invece da ritenersi fondamentale per l’Università. Il nostro impegno deve andare sempre più nella direzione di reperire fondi esterni che possano offrire ulteriori possibilità in tale ambito: un primo importante tassello sono proprio gli 8 milioni di provenienza regionale. E sempre nel senso della tutela della ricerca va letto l'impegno dell'Amministrazione a creare due strutture amministrative che possano coadiuvare i docenti nella ricerca dei fondi, nella conoscenza maggiore dei bandi, nella predisposizione delle domande e in tutte le questioni relative alla necessaria rendicontazione”.
Intanto relativamente alla manovra riguardante i prepensionamenti del personale docente, sono ad oggi nove le domande pervenute all’Amministrazione.
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