14/11/2001
SIENA - Effetto serra, un problema che riguarda ciascuno di noi. Filosofi ed economisti ne discutono in un convegno dal 16 al 18 novembre
Cambiamenti climatici, piogge torrenziali frequenti, tifoni, e la contemporanea estensione delle aree desertiche sono davvero provocati dal cosiddetto "effetto serra", a sua volta causato dalla massiccia combustione di idrocarburi? Per ora i pareri degli scienziati sono discordi, ma quel che è certo è che tra qualche decennio le conseguenze di tutto ciò si faranno sentire in modo catastrofico. Ma siamo disposti ad ammettere che ogni volta che andiamo in auto, per esempio, siamo anche noi che contribuiamo ad aumentare l'effetto serra?
Al di là di un problema ecologico, dunque, l'effetto serra e le sue conseguenze coinvolgono implicazioni etiche per ciascuno di noi, che impongono a loro volta la presa di coscienza della nostra responsabilità morale nei confronti delle future generazioni. Ma siamo davvero pronti e disponibili a impegnarci per cambiare in modo concreto i nostri comportamenti, a vantaggio del Pianeta?
Come far crescere questo senso di responsabilità, come creare una coscienza comune sulla necessità di preservare l'ambiente, capire quali sono le ripercussioni economiche e gli effetti di un comportamento di tutela nei confronti dell'ambiente, saranno gli obiettivi dei filosofi e degli economisti che si ritroveranno a Siena nell'aula Magna della facoltà di Lettere dal 16 al 18 novembre prossimi, nel corso del convegno "L'effetto serra. Etica ed economia".
«Se si vuole che la tutela dell'ambiente sortisca effetti sensibili – ha detto il professor Sandro Nannini, organizzatore del convegno – occorre arrivare a capire che si tratta di un problema di ciascun individuo. Per fare un passo avanti è necessario creare una coscienza morale comune intorno a questo problema, una cultura comune. Noi filosofi in tutto questo dobbiamo aiutare a costruire una coscienza critica e fornire le motivazioni, le argomentazioni necessarie perché gli uomini possano essere spinti a cambiare i loro comportamenti. Insieme agli economisti possiamo contemporaneamente comprendere i costi degli effetti del cambiamento del clima e delle eventuali soluzioni agli squilibri che ne derivano».
Non solo ecologia, dunque, ma anche etica ed economia entrano in gioco nel tentativo di salvaguardare la Terra, senza prescindere da un impegno comune, che deve partire dalla costruzione di un sostrato ideale comune europeo. Il convegno che si terrà nei prossimi giorni si tiene proprio nell'ambito della rete tematica Socrates, "Una filosofia per l'Europa", un progetto di studio del quale fanno parte numerose università europee, oltre che italiane.
www.unisi.it/eventi/serv_cong/conv4.htm
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