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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

24/04/2009
SIENA - Simone Neri Serneri nominato direttore
dell’Istituto storico della resistenza in Toscana

Il professor Simone Neri Serneri, ordinario di Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Siena, è il nuovo direttore dell’Istituto storico della resistenza in Toscana. L’Istituto storico della Resistenza in Toscana (ISRT) è una Onlus ed è associato all’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Come si legge nello Statuto, “l’Istituto promuove lo studio dell’antifascismo e della Resistenza in Toscana nel quadro di una generale conoscenza della storia contemporanea italiana. A tal fine l’Istituto, in collaborazione con gli Istituti storici della Resistenza operanti in Toscana e aderenti all’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, perseguendo esclusivamente finalità di utilità e di solidarietà sociale, raccoglie, ordina e conserva tutti i documenti, i cimeli, le pubblicazioni nonché le testimonianze riguardanti l’antifascismo, la Resistenza e gli aspetti della storia della società contemporanea che vi si ricollegano”.
Accanto all’attività culturale sul piano della documentazione, della formazione e della ricerca, tra gli obiettivi del nuovo direttore Neri Serneri c’è un altro aspetto: “C’è un terreno sul quale dobbiamo lavorare di più, quello del dibattito pubblico”, ha detto, “anche perché nella società c’è un dibattito forte su questi temi che non devono essere trascurati dai giovani. Dalla Resistenza e dai suoi valori sono nati i diritti e le istituzioni democratiche”.
L’Istituto storico della Resistenza in Toscana è stato fondato nel 1953, per iniziativa di esponenti dell’antifascismo fiorentino.
Simone Neri Serneri svolge attività di ricerca in due ambiti: quello della storia dell’Italia novecentesca, in particolare la storia dell’antifascismo, della resistenza, del movimento operaio e sindacale e dei movimenti sociali degli anni Sessanta e Settanta; e quello della storia dell’ambiente, come storia delle trasformazioni materiali, dei conflitti, delle politiche e delle ideologie connessi all’uso sociale delle risorse. Di recente, i suoi interessi si sono estesi alle tematiche della “storia globale” e della world-history, in special modo per il loro rilievo nella riformulazione dei paradigmi interpretativi della storia contemporanea.

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