30/03/2009
SIENA - Definitiva chiarezza nei conti dell’Università degli Studi di Siena. Approvato dal Cda l’atto di ricognizione dei residui attivi e passivi dell'esercizio finanziario 2008 e retro
E’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Siena l’atto di ricognizione dei residui attivi e passivi dell'esercizio finanziario 2008 e retro, attraverso il quale l’Ateneo perviene a una situazione di definitiva chiarezza nel proprio impianto finanziario. Dopo un lungo e accurato lavoro di verifica contabile svolto internamente dalla ragioneria, e validato nelle metodologie lo scorso 27 marzo dalla società di revisione Kpmg Advisory spa, il disavanzo di amministrazione dell’Università degli Studi di Siena al 16 marzo 2009 ammonta a 84.515.582,18. In questa cifra sono già compresi anche i contributi previdenziali dovuti all’Inpdap, per i quali l’Ateneo ha raggiunto qualche giorno fa un accordo con l’Ente previdenziale.
I dati sono stati resi noti dal rettore Silvano Focardi e dal direttore amministrativo Emilio Miccolis nella conferenza stampa convocata a margine della seduta congiunta che ha visto riuniti durate il pomeriggio di oggi il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione per la presentazione della definitiva ricognizione contabile.
“Questo è un momento importante perché siamo finalmente di fronte a cifre certe”, ha detto a metà pomeriggio il Rettore Silvano Focardi. “Ora abbiamo i dati – ha aggiunto Focardi – per poter prendere le giuste decisioni e attuare il Piano di risanamento adottato lo scorso novembre, che, alla luce delle nuove certezze potrà essere rivisto nel suo complesso, per attuare azioni specifiche per il superamento del dissesto. La situazione rimane certamente difficile, ma ora possiamo affrontare in maniera diversa il nostro futuro, portando a termine quelle operazioni necessarie che abbiamo indicato nel nostro percorso: la cessione del palazzo San Niccolò e la stipula di un mutuo, prevedendo anche con termini più distanti la cessione di parte degli immobili del Policlinico Santa Maria alle Scotte alla Regione Toscana. Quest’ultima azione ci permetterebbe di guidare la macchina amministrativa dell’Università di Siena in tranquillità verso il riequilibrio entro quattro o cinque anni, così come preventivato dallo stesso Piano di risanamento. E’ mio desiderio in questo momento di così grande significato ringraziare tutti coloro che si sono adoperati all’interno dell’Ateneo per superare il culmine della crisi, lavorando con dedizione e fiducia. Ringrazio inoltre le istituzioni locali che ci sono state vicine, e in particolare ringrazio le Istituzioni di Governo, che, pur di fronte a una situazione molto negativa, ci hanno dato fiducia, dimostrandola con atti assai concreti, come l’anticipo sul Fondo di finanziamento ordinario, che ha fatto sì che dal nostro conto non si generassero altre passività, permettendoci di effettuare le operazioni contabili indispensabili nell’emergenza. Infine, l’ultimo, ma importante ringraziamento, va al direttore amministrativo Emilio Miccolis, che con grande forza, dedizione e positività ha affrontato una mole di lavoro enorme, confidando sugli uffici, per portarci al risultato che possiamo rendere pubblico oggi”.
“Sono soddisfatto perché con questo atto di ricognizione dei residui attivi e passivi dell’esercizio finanziario 2008 e retro – ha detto il direttore amministrativo Emilio Miccolis – oggi l’Università degli Studi di Siena volta pagina. Si conclude una delle fasi più delicate della nuova gestione amministrativa, grazie alla quale sarà possibile proseguire con maggiore certezza nell’attività di risanamento intrapresa. L’atto di ricognizione, che risponde a tutti i criteri della contabilità pubblica, rendiconta la situazione reale dell’Ateneo dal punto di vista finanziario e fornisce così uno scenario molto migliorato rispetto a quello che era stato temuto nei mesi scorsi. Ci tengo a sottolineare – ha aggiunto Miccolis – che insieme all’attività di ricognizione è stato contemporaneamente intensificato il recupero dei crediti, sono state bloccate 34 azioni giudiziarie nei confronti dell’Ateneo, grazie all’effettuazione dei pagamenti, e non è stato fatto ricorso all’anticipazione di cassa, contando sull’anticipazione degli accrediti di quote importanti del Fondo di finanziamento ordinario sul conto dell’Ateneo da parte del ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca scientifica. Essendo in corso indagini sulla situazione dell’Università degli Studi di Siena, l’atto di ricognizione dei residui attivi e passivi dell'esercizio finanziario 2008 e retro è stato trasmesso alla Procura della Repubblica di Siena e anche alla Corte dei conti”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal prorettore Giovanni Minnucci, che ha voluto sottolineare il significato di rinnovamento di questo passaggio: “Oggi abbiamo potuto vedere il frutto del lavoro che è stato svolto in circa tre mesi – ha detto Minnucci – il cui risultato è stato possibile grazie al fattivo impegno del personale degli uffici, che ha dimostrato con ciò un grande senso di attaccamento all’Istituzione”.
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