Queste le principali misure proposte e discusse, che saranno sottoposte ad approvazione solo dopo i confronti nei tavoli interistituzionali e sindacali:
per quanto riguarda i provvedimenti per il personale, si è proposto, per il 2009, di non espletare nuovi concorsi per professori ordinari e associati, dopo che analoga decisione è stata presa anche per il 2008. Un intervento simile è stato valutato anche per quanto riguarda il personale tecnico-amministrativo. Nuovi concorsi per i ricercatori potrebbero essere condizionati all'acquisizione di finanziamenti ministeriali ad hoc. Verrà considerato il ricorso a tutte le forme di pensionamento anticipato consentite dalla normativa, escludendo anche la possibilità che l'Ateneo conceda il mantenimento in servizio oltre i limiti di età. Verranno inoltre definiti idonei meccanismi di incentivazione al pre-pensionamento.
Nel 2009, si propone di erogare i finanziamenti di Ateneo per la ricerca (PAR) per un ammontare pari al 50% dell'importo precedentemente previsto. Analogamente, per tutto il quadriennio, le risorse destinate a supplenze e contratti di insegnamento saranno ridotte del 50% rispetto al 2008.
Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare e la sua destinazione d'uso, è stata discussa l'elaborazione e realizzazione in tempi rapidi di un piano strutturale per la sua riorganizzazione e razionalizzazione, che comprenda anche gli spazi attualmente in locazione.
Inoltre, sul fronte della didattica, si prevede la riduzione del numero dei corsi di laurea già dal 2009, oltre che, in futuro, una razionalizzazione dei master, dei corsi di perfezionamento e di altre attività di formazione sulla base dei risultati conseguiti e delle risorse finanziarie a disposizione, con particolare riguardo al loro "effettivo autofinanziamento".
Secondo il piano già previsto in base alle normative ministeriali, i corsi di laurea passeranno dai 119 dell'anno accademico 2007-2008 agli 88 dell'anno accademico 2009-2010.
Con riferimento alle sedi distaccate, si è discusso della possibilità di mantenere le attività didattiche presenti solo nelle sedi di Arezzo e Grosseto, garantendo loro le condizioni necessarie di operatività.
Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione indicano inoltre la necessità di effettuare, nel medio-lungo periodo, una razionalizzazione delle strutture amministrative, di didattica e di ricerca, per giungere, in seguito a una revisione analitica di tutti i processi amministrativi interni, a una riduzione degli sprechi e a una migliore efficacia ed efficienza dei servizi. In quest'ottica si propone anche una riduzione del numero dei dipartimenti.
Sulla base di queste linee, l'Amministrazione predisporrà un dettagliato piano di rientro che sarà presentato al Consiglio di Amministrazione venerdì 7 novembre, e a seguire alle organizzazioni sindacali e al tavolo interistituzionale che si svolgerà il 10 novembre.
Nei giorni immediatamente successivi il piano sarà sottoposto all'approvazione degli Organi di Ateneo.