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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

30/10/2008
AREZZO - Documento approvato dal Consiglio della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo sui provvedimenti governativi riguardanti l'istruzione pubblica
"Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, riunito oggi, 30 ottobre 2008, esprime solidarietà alla protesta del mondo della scuola contro i provvedimenti governativi, che colpiscono tutto il comparto dell'Istruzione pubblica.
I tagli, che penalizzano in varia misura sia le scuole sia le università, mostrano come un investimento nel settore della formazione e della ricerca non sia ritenuto prioritario. Il blocco quasi completo del ricambio generazionale dei docenti rischia di chiudere le porte dell'insegnamento a intere generazioni di giovani preparati e motivati, proprio in un momento in cui le università hanno intrapreso un processo di razionalizzazione delle risorse umane ed economiche.
I tagli appaiono tanto più inaccettabili in quanto sono, come non da oggi accade, del tutto indiscriminati: anziché ottenere il risultato di ridurre eventuali sprechi nelle istituzioni che raggiungono risultati didattici e scientifici modesti, costringeranno anche le migliori scuole e le migliori facoltà a ridurre l'offerta formativa e l'attività di ricerca. Molte università, nel giro di pochi anni, rischiano il fallimento; e non basterà certo una gestione più oculata (operazione in cui pure siamo seriamente impegnati) a consentire agli atenei italiani di conservare risultati eccellenti, con finanziamenti pubblici che, in rapporto al PIL, si collocano agli ultimi posti in Europa.
Di fronte a tagli indiscriminati e a riforme improvvisate (come quella che modifica la scuola primaria, riconosciuta come eccellente a livello internazionale), il Consiglio della Facoltà di Lettere di Arezzo esprime grave preoccupazione. Invitando gli esponenti di tutte le parti politiche a interventi pubblici più rispettosi della dignità di tutta la ricerca che si svolge nelle università italiane, il Consiglio chiede al governo provvedimenti più meditati e condivisi con le comunità didattiche e scientifiche interessate".