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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

25/07/2008
AREZZO - Ricercatori del Centro di Geotecnologie in Mozambico per ricostruire un ponte
In Mozambico per ricostruire un ponte sull'unica via di comunicazione tra un villaggio dove si trova una missione di Suore Agostiniane e la città di Nampula. A partire per l'Africa subtropicale nello scorso mese di maggio sono stati due ricercatori del Centro di Geotecnologie dell'Università di Siena (con sede a San Giovanni Valdarno), Enrico Guastaldi e Leonardo Disperati, che hanno risposto a una richiesta di aiuto delle Suore Agostiniane della casa madre di San Giovanni Valdarno. Le religiose, infatti, si sono rivolte ai geologi del Centro per cercare di risolvere la difficile situazione delle Sorelle presenti in Mozambico e degli abitanti dell'area. "Abbiamo eseguito rilievi dettagliati dell'intera zona", spiega Enrico Guastaldi, "i dati acquisiti sono necessari per progettare la ricostruzione del ponte. La struttura è su una via di comunicazione di primaria importanza per la popolazione, per questo stiamo cercando di creare una struttura che duri nel tempo".
Il ponte da ricostruire si trova sul fiume Mutivaze, nella regione di Nampula. E' solo grazie a questa struttura che, durante il periodo delle piogge, le migliaia di abitanti del villaggio di Caramaja riescono ad attraversare il corso d'acqua e raggiungere la città più vicina sia per le emergenze sanitarie sia per vendere prodotti agricoli. "Negli ultimi due anni però", prosegue Guastaldi, "un forte incremento delle piogge durante la stagione estiva australe ha fatto aumentare la portata di acqua del fiume, tanto che il ponte è stato parzialmente distrutto. I danni più gravi sono stati causati dalla piena che si è verificata quest'anno".
I ricercatori del centro valdarnese hanno eseguito un rilievo geologico e topografico di dettaglio tramite strumenti Gps, hanno verificato lo stato dei piloni del ponte - in particolare quelli su cui la piena del fiume si è abbattuta con più violenza - e hanno effettuato rilievi di dettaglio nelle aree a valle e a monte della struttura. Adesso, insieme a progettisti italiani e del Mozambico e in contatto con le autorità distrettuali di Nampula, i due geologi stanno lavorando a un progetto per la ricostruzione, che sperano conclusa prima della prossima stagione delle piogge (nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio), quando per la popolazione sarà impossibile attraversare il fiume, sia per la sua enorme portata d'acqua, sia per la presenza di coccodrilli.