15/07/2008
SIENA - Modifica della pianta organica dell'Ateneo
Il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Siena del 14 luglio 2008 ha deliberato, nell'ambito di una più ampia manovra di riorganizzazione dei servizi di natura amministrativa e tecnica, la modifica della pianta organica del personale dell'Ateneo in modo da ottenere la riduzione dell'organico di 102 unità entro il 2014.
Questo è infatti il numero dei dipendenti che, dalle previsioni di cessazione dal servizio del personale tecnico amministrativo, basate sull'età anagrafica e con riferimento alla maturazione del requisito della pensione di vecchiaia, andranno in pensione entro il 2013.
Le cessazioni saranno riassorbite gradualmente attraverso una riduzione della pianta organica che passerà dalle attuali 1276 unità di personale a 1174 nel 2014.
La modifica parte dall'esigenza di ridurre la spesa del personale tecnico amministrativo nell'arco temporale relativo ai prossimi due piani triennali, in analogia a quanto già deliberato dal Senato Accademico per il personale docente nel 2001 per il periodo 2002/2012.
A fronte del contenimento dell'organico verrà comunque garantita la stabilizzazione di tutto il personale con contratto a tempo determinato collocato in graduatoria, che verrà anticipata al 1° ottobre 2008 per i dipendenti che abbiano maturato il previsto requisito minimo dei tre anni di servizio a tempo determinato presso l'Ateneo senese. La stabilizzazione anticipata del personale avente titolo, che comunque secondo quanto previsto dal regolamento sarebbe stato mantenuto in servizio fino alla stabilizzazione, non comporta costi aggiuntivi a quelli attualmente sostenuti.
Una parte delle risorse risparmiate – circa il 30% - verrà reinvestita nella crescita professionale del personale tecnico amministrativo in servizio.
Il rettore Focardi ha commentato la decisione presa dal Consiglio di Amministrazione dicendo: "Si tratta di una manovra molto difficile e sofferta ma che risponde a ragioni di efficienza e economicità legate alla continua riduzione delle risorse e dei finanziamenti statali destinati all'Università e che garantirà in futuro un miglior andamento finanziario dell'ateneo almeno per quanto riguarda il lato delle spese del personale, tutelando l'istituzione e chi ci lavora".
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