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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

20/09/2001
SIENA - "Di fronte all'ignoto" - Pontignano Conference, IX edizione - 21/23 settembre 2001
Sarà l'ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, insieme a Lord Dahrendorf of Clare Market, membro liberal-democratico della Camera dei Pari, a presiedere la sessione di apertura della Conferenza di Pontignano, che inizierà domani pomeriggio e si protrarrà fino al 23 settembre. E' questa la nona edizione degli incontri italo-britannici, che si svolgono annualmente alla Certosa di Pontignano, ex convento, ora foresteria dell'Università di Siena, dove leader del mondo della politica, degli affari, dei media e del mondo accademico si confrontano sui temi e le questioni più attuali che riguardano non solo l'Italia e la Gran Bretagna, ma il panorama internazionale della politica e dell'economia. "Di fronte all'ignoto" è il titolo scelto per l'appuntamento di quest'anno.
Alla luce dei tremendi attacchi terroristici compiuti negli Stati Uniti la settimana scorsa, come dobbiamo collaborare con la nuova Amministrazione USA? Chi prende l'iniziativa di valutare la situazione ed assumersi i rischi e le responsabilità? E dopo le proteste da Goteburgo a Genova, in che modo la crescente influenza del settore delle organizzazioni non governative si ripercuote sulla questione della legittimità delle strutture elettive e non elettive?
Tra i 120 ospiti presenti, Geoffrey Hoon, ministro della Difesa britannico, Antonio Marzano, ministro delle Attività Produttive, Patricia Hewitt, la Baronessa Scotland, Harriet Harman, il ministro Rocco Buttiglione, Giorgio Napoletano e Domenico Siniscalco che discuteranno le implicazioni dell'allargamento dell'Ue, l'interfaccia politica-affari-scienza-deontologia, ed altre questioni che uniscono o dividono Italia e Regno Unito.
Gli interventi in agenda e i colloqui verteranno anche sul doppio ruolo di politica e affari, scienze ed etica, la controversa legittimità fra strutture elette e non elette, leadership e cooperazione in un contesto bilaterale e multilaterale - soprattutto per ciò che riguarda le relazioni con gli Stati Uniti -, il tipo di Europa da prendere come modello in previsione di un allargamento e come la nuova geometria dell'Europa peserà sulle dinamiche nei rapporti con la Russia e con i paesi dell'ex Unione Sovietica.


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