Università degli Studi di Siena Comunicati stampa

04/04/2008
SIENA - "Leonardo e la tecnologia". All'Università di Siena il seminario divulgativo di Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi
Quali misteri si nascondono dietro i capolavori di Leonardo Da Vinci conservati a Firenze? Quali sorprendenti elementi hanno aggiunto le nuove tecnologie applicate allo studio delle opere del famoso scienziato conservate? Saranno questi alcuni degli interrogativi ai quali cercherà di dare risposta Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, che terrà all'Università di Siena una conferenza dal titolo "Leonardo e la tecnologia", martedì 8 aprile, presso il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, presso il complesso San Niccolò, alle ore 15.

Lo scopo dell'incontro, aperto al pubblico, è quello di rispondere attraverso la scienza e i moderni strumenti tecnologici ai numerosi quesiti che da sempre fioriscono intorno alla figura di Leonardo e ai suoi dipinti. Per esempio, l'applicazione di infrarossi, radiografie e riflettografie a opere come "L'Annunciazione", "Il Battesimo di Cristo" e "L'Adorazione dei Magi" è stata fondamentale per rivelare aspetti non visibili a occhio nudo, che hanno permesso una lettura più completa e corretta di tali pitture.

La conferenza di Antonio Natali rappresenta l'ultimo appuntamento del ciclo di seminari divulgativi dal titolo "Scienza e innovazione tecnologica", organizzato dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo senese con lo scopo di far conoscere i grandi temi della scienza anche ai non addetti ai lavori, attraverso incontri con docenti ed esperti di rilievo nazionale.

Storico dell'arte, Antonio Natali è direttore della Galleria degli Uffizi dal 2006. Ha scritto diversi libri sulla pittura e la scultura del XV e XVI secolo, tra i quali "Rosso Fiorentino. Leggiadra maniera e terribilità di cose stravaganti" (2007), "Leonardo da Vinci. Studio per l'Adorazione dei Magi" (2006), "Andrea del Sarto. Maestro della 'maniera moderna'" (2002), "L'umanesimo di Michelozzo" (1996). Ha curato molte fra le più importanti mostre d'arte del Quattrocento e Cinquecento allestite a Firenze.