23/11/2007
AREZZO - L'informatica applicata ai testi e ai manoscritti medievali. Cinque giornate internazionali di studio tra Arezzo e Firenze
Cinque giornate internazionali di studio sull'informatica per i testi e i manoscritti medievali e in particolare sulle metodologie di digitalizzazione dei testi antichi. Si apriranno lunedì 26 novembre alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e si concluderanno venerdì 30 a Firenze.
Il workshop, coordinato da Francesco Stella, docente della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, e Pascale Bourgain docente dell' Ecole nationale des Chartes, è organizzato dal dipartimento di Teoria e documentazione delle tradizioni culturali dell'Università di Siena e dall'Ecole nationale des Chartes di Parigi, in collaborazione con il Centre for Computing in the humanities (King's College, London), il centro di Studi sui Beni librari e archivistici (Cislab) dell'Università di Siena con sede ad Arezzo, la Società internazionale per lo Studio del Medioevo latino (Firenze) e la Biblioteca Città di Arezzo.
Le giornate di studio si svolgono nell'ambito del programma di cooperazione scientifica dell'Università italo-francese denominato "Galileo", grazie al quale alcuni mesi fa i ricercatori si sono incontrati per un convegno a Parigi. Gli incontri italiani offriranno l'occasione per un confronto sulle diverse tecniche oggi utilizzate per la digitalizzazione dei testi medievali e per progettare un software più accessibile e semplificato rispetto agli attuali metodi di codifica dei documenti antichi.
Dal 26 al 29 novembre gli incontri si terranno presso la facoltà aretina e la Biblioteca Città di Arezzo, mentre la giornata del 30 si terrà presso la Certosa del Galluzzo a Firenze. Parteciperanno docenti di diverse università europee, dottorandi di ricerca della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e una delegazione di ricercatori francesi. Il programma è consultabile all'indirizzo www.unisi.it/tdtc.
L'attività di ricerca del dipartimento di Teoria e documentazione delle tradizioni culturali di Arezzo punta ormai da alcuni anni all'applicazione delle tecnologie digitali ai beni culturali (ricordiamo i progetti Petrarca in Musica, quello del Corpus diplomatico aretino, che prevede l'edizione digitale dei documenti relativi alla storia di Arezzo conservati nell'Archivio di Stato e nell'Archivio capitolare, la catalogazione informatizzata dei beni culturali, il laboratorio di olografia, ecc.).