23/11/2007
AREZZO - "Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento". Lunedì 26 novembre l'incontro con l'autore del libro Amoreno Martellini
"Pacifismo", "antimilitarismo", "nonviolenza" sono espressioni che negli ultimi anni sono tornate di attualità. Amoreno Martellini nel saggio "Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento" (Donzelli, 2006), che sarà presentato lunedì 26 novembre, alle ore 16, alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, compie una riflessione attenta sulla dimensione storica da cui provengono e sul ruolo che la teoria e la prassi non violente hanno avuto nella storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi.
L'autore, docente di Storia contemporanea all'Università di Urbino, fornisce una lettura critica delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche, che hanno fatto da sfondo all'evoluzione dell'idea pacifista nella politica italiana.
Dal secondo conflitto mondiale alla guerra fredda, dal miracolo economico alla protesta contro la guerra nel Vietnam fino ai nostri giorni, l'evoluzione dell'idea antimilitarista viene ricostruita dall'autore attraverso le vicende di grandi protagonisti, come il filosofo e politico antifascista Aldo Capitini, il sacerdote ed educatore don Lorenzo Milani, il sociologo e poeta Danilo Dolci, ma anche di personaggi meno noti, ciabattini, fanti disobbedienti e i primi obiettori di coscienza che hanno avuto il coraggio di opporsi alla guerra.
«Questo volume – spiega Martellini – contribuisce a colmare l'attuale vuoto storiografico sul pacifismo in Italia, sul quale sono attualmente disponibili soprattutto storie individuali e biografie di grandi personaggi».
All'incontro con l'autore parteciperà anche il preside della facoltà aretina Camillo Brezzi.