19/09/2007
AREZZO - Specializzarsi nelle geotecnologie per l'archeologia e per l'ambiente. Tre master del Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno
Con la nuova normativa sull'archeologia preventiva (legge 109/2005) professionisti quali archeologi, geologi, ingegneri coinvolti nelle attività di valutazione dell'impatto archeologico di opere infrastrutturali non possono fare a meno di conoscere strumenti non invasivi come il telerilevamento e la fotogrammetria. Grazie alle indagini condotte con queste nuove tecnologie, infatti, è scongiurato il rischio di ritrovamenti archeologici durante la costruzione di grandi opere, evitata così l'interruzione dei lavori e salvaguardato il patrimonio culturale. Per acquisire queste nuove competenze, necessarie anche ai ricercatori, il Centro di Geotecnologie dell'Università di Siena, con sede a San Giovanni Valdarno (Arezzo), propone il master in Geotecnologie per l'Archeologia. Il corso è promosso in collaborazione con il dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti. In particolare si insegnerà ad applicare telerilevamento, fotogrammetria e altre tecniche di prospezione non invasiva alle fasi di ricognizione che precedono l'attività di scavo e a gestire in modo informatizzato i dati raccolti durante la campagna.
Le geotecnologie sono utilizzate anche da geologi e professionisti che svolgono la loro attività nel settore della salvaguardia ambientale. Il Centro di Geotecnologie offre a queste figure professionali la possibilità di specializzarsi con i master in Sistemi informativi territoriali e telerilevamento (Sitt) e Geotecnologie ambientali (Msga).
Il master in Sitt è rivolto a laureati che vogliono imparare a gestire le informazioni sul territorio e sull'ambiente con tecnologie informatiche come il Gis (sistema informativo geografico). Gli studenti potranno trovare occupazione in diversi ambiti professionali: difesa del suolo, monitoraggio dell'ambiente, valutazione dell'impatto ambientale, protezione civile, informatizzazione dei piani urbanistici. La didattica è articolata in tre aree disciplinari: Sistemi informativi e Cartografia tematica, Telerilevamento e Fotogrammetria digitale, Web cartography e 3D modelling.
Chi sceglie il master in Geotecnologie ambientali svilupperà conoscenze mirate al settore della salvaguardia ambientale e acquisirà in particolare competenze nella bonifica dei siti contaminati e nella progettazione e gestione di impianti di smaltimento di rifiuti. Gli studenti impareranno a operare negli impianti di smaltimento rifiuti e a tenere sotto controllo i siti contaminati attraverso il monitoraggio delle componenti ambientali.
I tre master hanno durata di un anno e sono rivolti a 25 laureati. La tassa di iscrizione è di 4500 euro. Gli iscritti potranno soggiornare presso il collegio universitario di San Giovanni Valdarno a prezzo agevolato, usufruire della mensa universitaria convenzionata e di prestiti bancari senza interessi e senza spese per l'acquisto di un computer portatile.
Le domande di ammissione dovranno essere presentate o fatte pervenire per posta o via telematica, entro il 1° ottobre, all'ufficio Formazione e Post Laurea (via Bandini 25 – 53100 Siena, fax 0577 232307 e-mail post-laurea@unisi.it).
Per informazioni si può chiamare il numero verde 800961930 o collegarsi al sito www.geotecnologie.unisi.it.
Allo stesso indirizzo sono disponibili anche informazioni sui vari corsi di perfezionamento proposti dal Centro di Geotecnologie. Entro il 1° ottobre è possibile iscriversi a due nuovi corsi: uno in "Metodi geofisici applicati al monitoraggio ambientale", per imparare ad applicare i moderni metodi di indagine geofisica allo studio delle problematiche del territorio (frane, inquinamento delle risorse idriche), l'altro in "Caratterizzazione e studio dei sistemi idrogeologici", per formare professionisti in grado pianificare, organizzare e controllare progetti e report idrogeologici.
Sempre entro il 1° ottobre è possibile iscriversi alle nuove edizioni dei corsi in "Telerilevamento" e "Sistemi informativi geografici e Cartografia tematica". Entro il 15 ottobre ci si può iscrivere anche al corso di perfezionamento in "Archeologia preventiva".