26/06/2007
SIENA - Studenti americani e italiani insieme all'Ateneo senese per studiare i segreti della chimica
Quali sostanze sono contenute nei vini, nell'acqua e nel cibo che ogni giorno arrivano sulle nostre tavole? In quale modo lo studio della chimica può migliorare la qualità della nostra vita quotidiana? Sono le domande a cui in questi giorni stanno cercando di dare riposta gli studenti della scuola estiva "Chemistry for life and environment", che si svolge all'Università di Siena fino al 15 luglio.
La scuola estiva riunisce insieme studenti americani della Emory University di Atlanta e studenti italiani dei corsi di laurea in Chimica, in Chimica e tecnologia dei materiali e di altri corsi di laurea di discipline scientifiche dell'Università di Siena, che per un mese circa sono completamente immersi nello studio della presenza di metalli nei cibi, nelle acque e nei vini della Provincia di Siena, e nello studio dei materiali anche attraverso l'uso di metodologie innovative, come lo spettrometro di ultima generazione Tof-SIMS, in dotazione presso il Polo di Colle Val d'Elsa dell'Università di Siena.
"E' un'esperienza molto interessante" – dice Matteo, studente di Chimica dell'Ateneo senese. "Oltre ad avere l'opportunità di visitare laboratori e di utilizzare strumentazioni sofisticate, la scuola permette di conoscere il funzionamento di altre realtà accademiche e di venire a contatto con una cultura diversa dalla nostra".
Le lezioni teoriche, tenute da docenti della Emory University e dell'Ateneo senese, vengono affiancate da esperimenti di laboratorio e osservazioni sul campo presso le aziende Barone Ricasoli SpA (Brolio, Gaiole in Chianti), Sovestro in Poggio (San Gimignano), Fattoria dei Barbi (Montalcino), Isvea SrL (Poggibonsi) per il settore agricolo ed enologico, la cristalleria Vilca SrL (Colle di Val d'Elsa) per lo studio della chimica e tecnologia dei materiali vetrosi.
"Il momento delle escursioni è quello maggiormente stimolante" - spiega Giacomo, studente della laurea specialistica in Chimica all'Università di Siena. "Innanzitutto ci si allena con l'inglese, poi ci si confronta sulle problematiche della chimica con ragazzi che studiano come noi, ma che hanno avuto esperienze diverse. I ragazzi americani partecipano con entusiasmo e coinvolgimento e si sono instaurati da subito dei buoni rapporti di amicizia".
La summer school, coordinata dalla dottoressa Gabriella Tamasi e dal professor Renzo Cini, si inserisce nell'ambito dei progetti di ricerca che da diversi anni vengono portati avanti dal dipartimento di Scienze e tecnologie chimiche e dei biosistemi e del Polo universitario di Colle di Val d'Elsa sui temi relativi allo studio dei materiali in relazione con la salute, l'ambiente e il settore agroalimentare.
La scuola, giunta alla sua quarta edizione, ha rilevato una crescita nella partecipazione e nell'apprezzamento da parte dei docenti e degli studenti dei due atenei, in quanto rappresenta uno dei pochi esempi in Italia di corso estivo in lingua inglese rivolto a studenti stranieri ed italiani, di grande utilità per migliorare le attività didattiche, per instaurare nuove relazioni di cooperazione scientifica internazionale ad alto livello, per far conoscere ai giovani realtà accademiche e di vita molto diverse dalle proprie.
L'evento è stato realizzato anche grazie al contributo della Banca Monteriggioni Credito Cooperativo, della Barone Ricasoli Spa, dell'APT Siena, del Castello di Meleto, della Cristalleria Vilca Srl, della Fattoria dei Barbi, della Isvea Srl, della Sovestro in Poggio.
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