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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

13/06/2007
SIENA - Politiche per la felicità
Nel secondo dopoguerra in Occidente la soddisfazione che gli individui provano per la propria vita non ha registrato miglioramenti significativi. E' la conclusione sorprendente sostenuta dai ricercatori che stanno animando un intenso dibattito interdisciplinare, etichettato spesso come "dibattito sulla felicità": ci sono dati soggettivi, come lo stato psicologico ed emozionale degli individui, e dati oggettivi, come la diffusione di suicidi, alcolismo, droghe, disagi mentali, consumo di psicofarmaci. Delle motivazioni del benessere individuale e delle politiche più adatte a sostenerlo si parlerà durante la conferenza internazionale "Politiche per la felicità", che si svolgerà all'Università di Siena, presso la Certosa di Pontignano, da domani 14 giugno fino al 17 giugno. La conferenza vuole promuovere la ricerca sulle riforme economiche, sociali, istituzionali e culturali capaci di generare benessere negli individui. Parteciperanno gli economisti, sociologi e psicologi di maggiore importanza mondiale per la materia, tra cui i due celebri economisti Samuel Bowles, che insegna all'Università di Siena e al Santa Fe Institute, e Bruno Frey, dell'Università di Zurigo.
La possibilità di una "insoddisfazione contemporanea" nei paesi ricchi solleva domande di fondamentale importanza riguardanti le sue cause, le sue dimensioni, la misurazione e le determinanti del benessere, il ruolo che hanno la socialità e la relazionalità nel promuoverlo. E' possibile fare qualcosa per migliorare la qualità della esperienza percepita dagli individui? Esistono cambiamenti dell'ordine economico e sociale che possono influire positivamente sul benessere? Di quali politiche abbiamo bisogno? In che modo politiche mirate al benessere si differenziano da quelle tradizionali, mirate alla redistribuzione, alla correzione delle inefficienze del mercato, e al sostegno della crescita? Esistono dimensioni del benessere che sono state trascurate dalle politiche tradizionali? E infine, la felicità è un obiettivo sensato per la policy? Durante i quattro giorni senesi, attraverso un programma intenso di lezioni e gruppi paralleli di discussione, saranno approfonditi tutti questi argomenti, che coinvolgono la nozione stessa di progresso, e che hanno rapidamente guadagnato spazio nelle scienze sociali.
Ulteriori informazioni e il programma della conferenza sono sul sito web http://www.unisi.it/eventi/happiness.

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