25/05/2007
AREZZO - Giacomo Calandrone e la guerra di Spagna.
La guerra civile spagnola raccontata attraverso le parole scritte da Giacomo Calandrone, politico e autore di libri storici e autobiografici, che si arruolò volontario nelle Brigate Internazionali. I brani di Calandrone, intrecciati alla poesia dedicata alla guerra di Spagna di autori come Pablo Neruda, Antonio Machado, César Vallejo, saranno letti nella conferenza tenuta dalla figlia Maria Grazia, poetessa che ha dedicato intensi versi alla figura del padre. L'incontro si terrà lunedì 28 maggio, alle ore 14, alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo. Parteciperà Julio Perez-Ugena, docente della facoltà aretina.
Durante la guerra di Spagna volontari antifascisti accorsero da ogni parte del mondo per tentare di arginare il colpo di stato militare. Anche Giacomo Calandrone era tra loro, insieme a operai, intellettuali, persone che non avevano mai preso in mano un fucile ma che si sentirono chiamati ad affermare la libertà di un popolo per salvaguardare la libertà ovunque. Su questo conflitto Giacomo Calandrone scrisse il libro La Spagna brucia (Editori Riuniti, 1962), cronaca lucida e particolareggiata della guerra.
Maria Grazia Calandrone è una poetessa, vive a Roma e ha pubblicato i volumi Pietra di paragone (Tracce, 1998), La scimmia randagia (Crocetti, 2003) con il quale ha vinto il premio Pasolini opera prima, Come per mezzo di una briglia ardente (Atelier, 2005).
Giacomo Calandrone (Savona, 1909 -1975), operaio metallurgico, sindacalista, volontario nelle Brigate Internazionali nella Guerra di Spagna, ferito in battaglia, emigrato politico e prigioniero in Francia, dirigente del Pci in Sicilia dal 1946, deputato comunista della I e della II seconda legislatura della Repubblica, giornalista politico e autore dei volumi storici e autobiografici "La Spagna Brucia" (Editori Riuniti 1962), "Comunista in Sicilia" (Editori Riuniti, 1972), "Gli anni di Scelba" (Vangelista, 1975).