L'università può dare contributi determinanti per l'elaborazione di metodologie di analisi e risoluzione costruttiva dei conflitti e per la formazione di operatori qualificati. Alla politica spetta prevalentemente decidere se e in quale misura finanziare tali ricerche e strategie di intervento.
Nasce su queste premesse il convegno internazionale "L'Università per la pace", che si terrà a Siena, presso l'Aula magna del Rettorato, sabato 26 maggio.
Il convegno si propone, da un lato, di fare il punto della situazione in merito alle iniziative di ricerca e formazione universitaria sui temi della pace e della risoluzione dei conflitti esistenti in Italia e all'estero, dall'altro di creare un confronto costruttivo tra mondo accademico, mondo politico e società civile, nella convinzione che per conseguire un obiettivo comune così importante e complesso come la pace sia indispensabile una più stretta collaborazione tra strutture universitarie, governative e non governative. Tutto questo a livello locale, regionale, nazionale e sovranazionale.
Organizzato dalla Scuola di dottorato di ricerca "Studi per la pace e risoluzione dei conflitti", diretta dal professor Enrico Cheli, in collaborazione con il Centro interuniversitario di ricerca per la pace, l'analisi e la mediazione dei conflitti, il convegno si svolgerà sotto il patrocinio della Camera dei deputati e vedrà la partecipazione del Ministro dell'Università Fabio Mussi, del Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Alfonso Gianni, dei Candidati al premio Nobel per la Pace Ervin Laszlo e Vesna Terselic (quest'ultima insignita anche del cosiddetto "Nobel alternativo"). Parteciperanno inoltre numerosi docenti e ricercatori italiani e stranieri, tra i più attivi e qualificati nei campi della pace, della analisi e risoluzione dei conflitti, dei diritti umani, della cooperazione. Tra i relatori stranieri la Prof. Sarah Perrigo della Bradford University (GB), la prima università europea ad aver attivato (fin dal 1973) programmi di ricerca e corsi di studio sulla pace; il Prof. Arie Nadler della Tel Aviv University (Israele), direttore presso il Peres Center for Peace dell'Institute for Diplomacy and Regional Cooperation; il Prof. Dennis Sandole della George Mason University (USA), una delle più attive università americane sui temi della pace.
In Italia gli studi, la ricerca e le attività di formazione sulla pace si sono sviluppate solo di recente, mentre in altri paesi già negli anni Cinquanta e Sessanta sono sorte attività e iniziative su questi temi. Tuttavia, il divario è stato già ben colmato e in meno di dieci anni sono nati anche nel nostro paese specifici centri di ricerca, corsi di laurea, master e dottorati di ricerca.
Il convegno di Siena sarà anche un'occasione di confronto tra le iniziative di formazione più rilevanti in questo ambito in Italia e all'estero.
Il programma completo del convegno, che inizierà alle ore 9, si trova all'indirizzo web www.unisi.it/eventi/pace.
Nota per le redazioni:
I giornalisti sono invitati a partecipare ai lavori del convegno.
Per accrediti rivolgersi all'Ufficio stampa dell'Università di Siena,
tel. 0577 232257, uffstampa@unisi.it