08/05/2007
SIENA - Enzimi che "mangiano" i coloranti artificiali dispersi in acqua
Speciali enzimi riescono a distruggere i coloranti artificiali dispersi in acqua durante la lavorazione dei tessuti: questa scoperta, che potrebbe rivoluzionare i metodi di smaltimento degli inquinanti nell'industria tessile, è stata ritenuta molto promettente dalla Regione Toscana, che ha finanziato la ricerca con 495.000 euro. Il finanziamento va al progetto "Mechos", Metodi innovativi per ridurre la pressione sull'ambiente dei reflui industriali, coordinato dal professor Riccardo Basosi, con la partecipazione dell'Università di Siena come capofila, dell'Università di Firenze, dell'Università di Pisa e del centro di studio Tecnotessile di Prato.
Il progetto è risultato vincitore di un bando per la ricerca in settori innovativi promosso dalla Regione Toscana, che finanzierà 13 progetti, 6 subito e gli altri appena le procedure saranno ultimate. "Mechos" è risultato terzo classificato sui 53 progetti che hanno partecipato al concorso.
La ricerca coordinata dall'Università di Siena si basa sull'attività degli enzimi denominati laccasi e perossitasi, che sono tratti dai funghi a radice bianca. Questi funghi si sono abituati a vivere in campi contaminati dal petrolio e se ne cibano, sono quindi particolarmente adatti alle attività di disinquinamento o bioremediation.
Il gruppo di ricerca ha scoperto che gli enzimi riescono ad eliminare dall'acqua, molto velocemente, quei coloranti artificiali che sono essenzialmente derivati dal petrolio. Vista la difficoltà estrema di eliminare queste sostanze, con i relativi danni per l'ambiente, e il costo che le aziende tessili devono sostenere per ripulire le acque di lavorazione, allo studio si è interessata la società di ricerca tecnologica Tecnotessile di Prato, che curerà la parte applicativa della ricerca, con l'intenzione di realizzare un reattore prototipo.
Grazie al finanziamento della Regione Toscana lo studio sugli enzimi potrà essere notevolmente approfondito e 10 laureati e dottori di ricerca potranno lavorare per 18 mesi al progetto Mechos.
Per la prima volta infatti oltre ai progetti, valutati da esperti di valore nazionale attraverso una rigorosa selezione, la Regione Toscana ha voluto finanziare anche giovani ricercatori, sotto i 32 anni, che riceveranno borse di studio ad hoc. Nei prossimi giorni saranno pubblicati i bandi per reclutare i ricercatori. I 13 progetti sono stati scelti per le loro caratteristiche di innovazione e originalità, e per la capacità di incidere sul tessuto produttivo e sullo sviluppo economico della Regione.
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