15/03/2007
AREZZO - L'Università di Siena conferirà la laurea alla memoria di Fabrizio Camiciottoli
Aveva già sostenuto tutti gli esami e nel mese di settembre avrebbe discusso la tesi. Per Fabrizio Camiciottoli, 23 anni di Montevarchi, studente del corso di laurea in Ingegneria dell'automazione di Arezzo, scomparso nell'agosto scorso in un incidente mentre con la sua moto rientrava da una vacanza in Calabria, l'Università di Siena ha deliberato di conferire la laurea alla memoria. La cerimonia si svolgerà nelle prossime settimane alla facoltà di Ingegneria, presso la sede di Arezzo. Sarà il professor Andrea Garulli, presidente del corso di laurea, a consegnare la pergamena ai familiari del ragazzo, che "ha affrontato con ottimi risultati il percorso universitario", si legge nella motivazione per il conferimento, approvato dalla facoltà e dal Senato accademico, "arrivando alle soglie della discussione della tesi". Interverrà anche il preside della facoltà di Ingegneria Giuliano Benelli.
Fabrizio, oltre al suo impegno universitario, collaborava da tempo con l'Osservatorio astrofisico di Arcetri, a Firenze, per il quale conduceva uno studio sui modelli matematici per grandi telescopi binoculari, argomento sul quale avrebbe discusso anche la tesi di laurea. L'Istituto nazionale di Astrofisica aveva infatti assegnato a Fabrizio una borsa di studio per seguire queste ricerche. Per questo sarà relatore della tesi, insieme con l'ingegnere Gianni Bianchini dell'Università di Siena, anche il dottor Armando Riccardi dell'Istituto nazionale di Astrofisica.
Oltre al grande impegno nello studio, Fabrizio Camiciottoli aveva anche una forte passione per lo sport, per il ciclismo in particolare. Amico fraterno del ciclista Francesco Failli, aveva condiviso con lui gli anni della scuola e anche l'attività agonistica fino al 2002, quando aveva abbandonato le gare per dedicarsi esclusivamente allo studio. "Ho perso un grandissimo amico, un ragazzo eccezionale", aveva detto Failli l'estate scorsa dopo la notizia del tragico incidente. "Dai tempi della scuola eravamo inseparabili, avevamo corso nelle stesse squadre".
La cerimonia nell'aula magna della facoltà di Ingegneria sarà un'occasione per ricordare ancora Fabrizio, con una laurea che rappresenta un riconoscimento alla sua passione per lo studio e la ricerca.