13/03/2007
SIENA - "La masseria delle allodole". Prima nazionale dell'ultimo film dei fratelli Taviani. Storia del genocidio armeno tratto dall'omonimo libro di Antonia Arslan
Il genocidio armeno è rimasto per lungo tempo una pagina oscura della storia del Novecento.
Il tragico sterminio di questo popolo verrà raccontato a Siena, giovedì 15 marzo, attraverso la proiezione in prima nazionale dell'ultimo film di Paolo e Vittorio Taviani "La masseria delle allodole", presentato al festival di Berlino lo scorso febbraio e liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Antonia Arslan.
Tra storia, cinema e letteratura sarà una giornata di eventi dedicati a questo tema, organizzata dalla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Siena e dal Comune di Siena, che inizierà alle ore 17 con la presentazione presso la Biblioteca comunale degli Intronati dello sconvolgente romanzo dell'Arslan, pubblicato da Rizzoli, che attinge ai ricordi familiari per raccontare la tragedia del popolo armeno.
Saranno presenti l'autrice, i registi Paolo e Vittorio Taviani, Marcello Flores D'Arcais, assessore alla cultura del Comune di Siena e docente presso l'Ateneo senese e Gioachino Chiarini, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Siena.
Seguirà, alle 21, presso il Cinema Nuovo Pendola la proiezione in prima nazionale del lavoro cinematografico dei fratelli Taviani, alla quale seguirà un dibattito con i registi e con la scrittrice Antonia Arslan.
"La masseria delle allodole" sarà programmato nei cinema italiani dalla prossima settimana.
L'ingresso alla proiezione è libero e gratuito, ma considerata la capienza della sala è opportuno e consigliato prenotare il posto a sedere ritirando il cartoncino di invito presso la presidenza della facoltà di Lettere e filosofia (Via Roma, 47) dalle ore 10 alle ore 13.
Paolo e Vittorio Taviani iniziano la loro lunga carriera cinematografica nel 1960 come assistenti di Joris Ivens nel film tv "L'Italia non è un paese povero". Nel 1962 dirigono con Valentino Orsini il film "Un uomo da bruciare" con Gian Maria Volontè, che diventerà nel tempo il loro attore preferito. Lavorano con Ugo Tognazzi in "I fuorilegge del matrimonio" (1963). Nel 1967, anticipano gli avvenimenti del '68 con il film a episodi "I sovversivi". Con Volontè raggiungono il grande successo realizzando "Sotto il segno dello scorpione" (1969). Dirigono un perfetto Mastroianni in "Allonsanfan" (1974), a cui seguono "Il prato" (1979) "La notte di San Lorenzo" (1982). Con "Padre padrone" ottengono la Palma d'Oro a Cannes nel 1977 e "Kaos" (1984) diventa un grande successo di pubblico e critica. "La masseria delle allodole" è il loro ultimo lavoro ed è stato presentato al Festival di Berlino 2007 nella sezione "Berlinale Special".
Antonia Arslan, laureata in archeologia, è stata professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Padova.
È autrice di saggi pionieristici sulla narrativa popolare e d'appendice e sulla "galassia sommersa" delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900, del 1998). La Masseria delle Allodole, il suo primo romanzo, ha avuto un grande successo in Italia, con numerose edizioni, e all'estero (finora è stato tradotto nelle principali lingue europee e in giapponese). Ha vinto una quindicina di premi, fra cui il "Giuseppe Berto opera prima", il "Selezione Campiello Giuria dei Letterati", il "Fenice-Europa", il "PEN Club International", il "Premio Internazionale di Letteratura Religiosa", il "Premio del libraio Città di Padova", il "Premio Biblioteche di Roma".
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