01/12/2006
AREZZO - Far cucina alla maniera dei Profeti. Il master "Le rotte del gusto" organizza un incontro
I popoli attraverso la cucina raccontano la propria storia e mostrano le reciproche affinità e diversità. Il master dell'Università di Siena "Le rotte del gusto", in collaborazione con il Comune di Monte San Savino, propone una riflessione sulle culture culinarie dei popoli delle grandi religioni monoteistiche, cristianesimo, ebraismo e islamismo. Tre rappresentanti di queste religioni, Elzir Izzedin, imàm della comunità islamica di Firenze, Joseph Levi, rabbino capo della comunità ebraica di Firenze, il teologo padre Giancarlo Bruni dell'eremo di San Pietro alle Stinche (Panzano), si incontreranno per la tavola rotonda "Mangiare il Libro. Far cucina alla maniera dei Profeti" che si terrà domenica 3 dicembre, alle ore 10, al teatro Verdi di Monte San Savino.
Simbolico è il luogo dell'incontro: il teatro, infatti, confina con la zona dell'antico ghetto ebraico di Monte San Savino ed è situato vicino alla ex sinagoga.
I tre religiosi dialogheranno sulle proprie culture culinarie spiegando quanto prescritto nei Libri sacri. Si parlerà di alimenti simbolici comuni, come olive, agnello, grano, fichi, mandorle, miele, e di divieti alimentari o regole per la manipolazione dei cibi osservati dai fedeli.
"Le pratiche alimentari", spiega il coordinatore del master Piero Ricci, "sono sacralizzate. Ci sono pasti rituali, scelte alimentari e modalità di preparazione dei cibi che hanno un valore simbolico e che sono diversi per le tre religioni".
Alla tavola rotonda, introdotta da Piero Ricci parteciperanno il sindaco di Monte San Savino Silvano Materazzi, l'assessore regionale alla Cooperazione internazionale Massimo Toschi, assessore regionale alla Cooperazione internazionale, Emanuela Caroti, assessore provinciale alla Cultura, e Camillo Brezzi preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo.