Università degli Studi di Siena Comunicati stampa

14/11/2006
SIENA - Il sogno tra scienza e letteratura
Fin dal Medioevo i sogni sono materia di studio per la scienza, e ciò che la scienza scopre e descrive viene "travasato" nella letteratura. A partire da Dante, fino agli autori del Novecento come Svevo e Tozzi, gli scrittori attingono alle conoscenze scientifiche per parlare di sogni ed esperienze oniriche.
Di questa comunicazione tra scienza e scrittura tratta il convegno intitolato "I sogni e la scienza nella letteratura italiana", che si terrà dal 16 al 18 novembre all'Università di Siena, presso il Collegio Santa Chiara, a partire dalle 15.30. Le giornate si svolgono nell'ambito di un programma di ricerca su questo tema, e con il dottorato di ricerca in Italianistica.
Si tratta di un approccio particolare e fortemente interdisciplinare per parlare di sogni: filosofi, psicanalisti e italianisti provenienti da atenei italiani e stranieri approfondiranno due epoche particolarmente attente a questo tema, il Medioevo, con la tradizione alchemica e medica e la poesia dantesca, e l'inizio del Novecento, con la nascita della psicanalisi e la scrittura di Italo Svevo e Federigo Tozzi.
"A proposito di Dante, tutti sanno che la Commedia è concepita come una grande visione – dice la professoressa Natascia Tonelli, che insieme ad altri ha organizzato l'evento -, ma anche nelle opere giovanili il tema del sogno è centrale, e sappiamo che Dante conosceva bene le teorie scientifiche dell'epoca: nella "Vita Nuova" infatti, i sogni sulla morte di Beatrice sono descritti come in un trattato arabo dell'epoca incentrato sulla malinconia. Le metafore che usa Dante quindi sono le stesse usate dagli scienziati per descrivere i sogni malinconici".
Il convegno analizzerà anche le opere di Tommaso D'aquino e Giacomo Leopardi, e sconfinerà nel tema del sogno inteso come immaginazione e fantasia, attraverso le opere di Tommaso Landolfi.
Il programma delle giornate è disponibile a questo indirizzo web: www.unisi.it/eventi/sogni.