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Università degli Studi di Siena
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08/09/2006
AREZZO - Pionta, nuova campagna di scavi archeologici della facoltà di Lettere di Arezzo
"I lavori di scavo nell'area del Colle del Pionta hanno fatto emergere una successione incredibile di sepolture tardoantiche e medievali, che conferma la tendenza di quel periodo a farsi seppellire in luoghi sempre più vicini alla tomba di un santo, di San Donato in questo caso". Alessandra Molinari è la direttrice degli scavi archeologici che dal 2001 la facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell'Università di Siena sta portando avanti sul Colle del Pionta, luogo dove venne sepolto il patrono di Arezzo. Al momento i ricercatori hanno fatto solo delle ipotesi sulla localizzazione della sua tomba, ma lo scavo riserva ogni giorno qualche sorpresa per gli studenti, i laureati e i dottorandi dell'Università di Siena e delle Università di Roma Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Tuscia e da quest'anno anche dell'Università di Salamanca (Spagna).
Alla fine di agosto è infatti iniziata una nuova campagna che si concluderà il 20 ottobre. Le ricerche sono condotte proprio nei siti vicino al campus universitario, dove ha sede la facoltà di Lettere e Filosofia, dal dipartimento di Teoria e documentazione delle tradizioni culturali dell'Università di Siena.
"Per i nostri studenti lo scavo è un laboratorio a cielo aperto, una straordinaria occasione di formazione sul campo", commenta il preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo Camillo Brezzi. A pochi passi dagli scavi, nei laboratori veri e propri, gli studenti hanno inoltre la possibilità di lavorare sui dati e sui reperti acquisiti, di catalogare le monete, i metalli, le matrici per gioielli, i vetri, le ceramiche, i marmi e i mosaici rinvenuti.
In questi sei anni di ricerca l'area ha restituito reperti di grande valore per la ricostruzione della storia della città di Arezzo. "La storia del Colle è molto lunga e complessa e va dall'epoca etrusca al XVI secolo", spiega Alessandra Molinari". "In particolare questo luogo assume importanza dal V al VI secolo d.c., periodo che coincide con la grande espansione del culto di san Donato".
Negli studi sul colle del Pionta sono coinvolti, oltre agli archeologi, anche archivisti, paleografi e storici dell'arte della facoltà aretina. La ricerca su quest'area prevede infatti la rilettura dei documenti scritti e dei vecchi scavi, lo studio dei reperti archeologici e dei documenti d'archivio.
I risultati di questi primi sei anni di lavoro verranno presto pubblicati in un volume e già già gli studiosi pensano a un progetto di parco archeologico al Pionta con annessi un percorso tematico e un museo che raccolga tutte le opere relative a quest'area.
Intanto per tutti gli interessati alla storia dell'antica cittadella vescovile, di quest'area conosciuta dagli aretini come "Duomo Vecchio", sono previste delle visite guidate.