05/05/2006
SIENA - Il reporter di fama mondiale Ryszard Kapuscinski ospite dell'Università di Siena
Uno dei nomi più illustri nel campo del reportage giornalistico internazionale sarà a Siena ospite dell'Università lunedì 8 maggio: è Ryszard Kapuscinski, giornalista di fama mondiale che terrà una conferenza dal titolo "How Universal Is a Global World?".
All'evento, che si svolgerà alle ore 16 nell'aula 1 dei Servi, presso il dipartimento di Storia e archeologia, e che sarà presentato dai docenti Marcello Flores e Maurizio Boldrini, parteciperà il professor Wiktor Osiatynski della Central European University.
Ryszard Kapuscinski è nato a Pinsk, in Polonia orientale, oggi Bielorussia, nel 1932.
Dopo gli studi a Varsavia ha lavorato fino al 1981 come corrispondente estero dell'Agenzia di stampa polacca PAP.
Sempre in viaggio per lavoro Kapuscinski ha saputo coniugare la passione di un mestiere, l'intuito e le sue capacità con le sue doti narrative, che gli hanno permesso di scrivere dei reportages considerati veri e propri esempi letterari.
La sua lunga attività inizia in India, Pakistan, Afganistan, per poi proseguire in Sud America, Africa ed Asia. Le sue testimonianze di 47 anni di viaggi in oltre 100 paesi del mondo, sono raccolte in venti libri-reportage tradotti in 10 lingue, in cui ha saputo raccontare con grande sensibilità la realtà di luoghi lontani e spesso dimenticati. Ha descritto rivolte e ribellioni in Ghana, Congo, Algeria, Salvador e Honduras, mosso da uno spirito che ben si riassume in una sua stessa frase: "un corrispondente di guerra non può essere un cinico, deve avere la forte capacità di sacrificio e il senso di solidarietà".
Tra i suoi libri ricordiamo "Il Negus. Splendori e miserie di un autocrate" (1983) definito da Newsweek tra i migliori dieci libri del 1983; "Imperium" (1994), un reportage sull'impero sovietico e il suo dissolvimento; "Lapidarium. In viaggio tra i frammenti della storia" (1997), un libero intarsio di meditazioni che traggono ispirazione dai viaggi, dalle letture, dalle riflessioni dall'esperienza; "Ebano" (1998), reportage nel quale vengono raccontati i suoi quaranta anni di esperienza come inviato nei paesi africani; "Shah-in-shah" (2001), resoconto della sua permanenza in Iran, negli anni in cui aveva fine il governo religioso di Khomeini; "La prima guerra del football e altre guerre di poveri" (2002).
Kapuscinski, cittadino del mondo e portavoce delle minoranze, ha ottenuto moltissimi premi e riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il Premio Grinzane per la Lettura 2003 e il Premio Principe de Asturias 2003.
Martedì 9 maggio il noto reporter terrà una lezione per gli studenti del dottorato di Antropologia, storia e teoria della cultura.
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