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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

03/04/2006
SIENA - "Bestie. Antonio Possenti, Federigo Tozzi.Sessantanove dipinti per sessantanove racconti". Ultimi giorni per visitare la mostra
Ultimi giorni per visitare la mostra "Bestie. Antonio Possenti, Federigo Tozzi. Sessantanove dipinti per sessantanove racconti": si chiude infatti venerdì 7 aprile l'esposizione in corso ai Magazzini del sale di Palazzo Pubblico dei sessantonove dipinti inediti di Antonio Possenti ispirati all'opera "Bestie" di Federigo Tozzi.
La mostra, promossa dall'Università di Siena e realizzata in collaborazione con la banca Monte dei Paschi di Siena, espone delle tavole create appositamente per questo evento che si ispirano alle parole di uno degli scrittori più amati del Novecento, non illustrandole ma creando una suggestione, sviluppando un'ispirazione, nello stile onirico e fantasioso che è tipico dell'artista lucchese.
Sarà possibile visitare la mostra, con ingresso gratuito, dalle 10 alle 18.
Antonio Possenti, uno dei pittori italiani contemporanei più amati, ha il suo studio a Lucca, in piazza dell'Anfiteatro. Alla pittura è giunto da autodidatta, dal disegno e dall'illustrazione, ma nel corso degli anni ha saputo definire un mondo poetico e un linguaggio originali e aperti che hanno suscitato fin dagli esordi un diffuso interesse della critica. Ha viaggiato molto e conosciuto personaggi e culture, e nel corso della sua carriera ha esposto nelle principali gallerie italiane e straniere. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche in Italia e all'estero. Hanno scritto di lui critici, storici dell'arte, scrittori e intellettuali come Dino Buzzati, Piero Chiara, Vittorio Sgarbi.
Rispetto all'operazione compiuta da Possenti sui testi letterari di Tozzi, scrive Omar Calabrese nel catalogo della mostra: "Possenti non cerca per nulla di illustrare Tozzi, ma tenta di produrre sue personali visioni dei medesimi bozzetti, lasciando libera circolazione alle differenze. Dal punto di vista sensoriale, ad esempio, Tozzi lascia trasparire un mondo poco colorato (fatta eccezione per l'insistenza sul turchino dei cieli estivi e sul giallo delle luci nelle calde stagioni), anzi, molto spesso con l'accenno al colore grigio del mondo stesso. Dal punto di vista sintattico, l'organizzazione dei raccontini tozziani mette gli animali sempre in secondo piano, quasi fossero dei complementi alla narrazione, mentre nei quadri di Possenti le bestie sono gli attori centrali. E infine, dal punto di vista semantico, gli animali dello scrittore sono dei costituenti di una simbologia, mentre per Possenti si trasformano in vere e proprie icone simboliche. Insomma, l'equivalenza fra i due testi non è assoluta, ma soltanto ridotta, e questa riduzione è voluta e ricercata".


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