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Università degli Studi di Siena
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20/03/2006
AREZZO - Le ultime novità su Gregorio XVI, il Papa che in Vaticano fondò i musei Etrusco, Egizio e Lateranense. Un convegno sul Pontefice organizzato dal Centro di Studi sull'Antichità dell'Università di Siena si svolge a Roma
Gregorio XVI, Bartolommeo Alberto Cappellari, ricordato come un pontefice conservatore, in realtà è stato un grande innovatore in campo artistico, promotore di sontuosi lavori architettonici e di ingegneria. Questi aspetti, finora trascurati dalla storia, sono al centro del convegno "Gregorio XVI promotore delle arti e della cultura", che si svolgerà a Roma da mercoledì 22 a venerdì 24 marzo. Le tre giornate sono state organizzate dal Centro di studi sull'Antichità dell'Università di Siena (sede di Arezzo), diretto da Fabrizio Fabbrini, con il patrocinio del Pontificio Istituto di Scienze storiche. Il convegno si svolgerà presso l'Università Pontificia Antonianum.
A Gregorio XVI, il Papa che ha guidato lo Stato della Chiesa dal 1831 al 1846, si deve l'ampliamento dei Musei vaticani. Fu infatti il fondatore del Museo Etrusco (1837) con i reperti provenienti dagli scavi dell'Etruria meridionale eseguiti dal 1828 in poi; del Museo Egizio (1839) con i monumenti egiziani provenienti da esplorazioni fatte in Egitto e con quelli che si trovavano già in Vaticano e nel Museo Capitolino; del Museo Profano Lateranense (1844), con statue, bassorilievi, mosaici di età romana che non potevano trovar posto nei Palazzi Vaticani.
Agli incontri, dedicati ad approfondire il ruolo di Gregorio XVI nella storia, nell'arte e nella cultura, interverranno il professor Luigi Lotti dell'Istituto italiano di Storia moderna e contemporanea, il dottor Francesco Buranelli dei Musei vaticani, insieme ad altri docenti ed esperti delle maggiori università italiane.