27/01/2006
SIENA - Radio brada: la libertà di informazione tra ieri e oggi
Una radio, nata all'indomani dell'8 settembre 1943 in Sardegna, diventa la prima voce libera dell'Italia. Radio Sardegna, più nota come Radio Brada, fu la prima emittente radiofonica ad annunciare la fine della seconda guerra mondiale, nel 1945, addirittura prima della famosa radio Londra. Nata da una radiotrasmittente improvvisata, Radio Sardegna divenne presto, da mezzo di comunicazione con le proprie famiglie per i soldati nell'isola, un importante canale dell'informazione libera conosciuto non soltanto in Italia ma anche all'estero.
Sulle stesse onde oggi trasmette l'emittente radio della Rai sarda, che ha dedicato un libro a questa esperienza singolare di stazione radio indipendente. "Radio Brada. 8 settembre 1943: dalla Sardegna la prima voce dell'Italia libera" è il titolo del volume, curato da Romano Cannas, attuale presidente di Rai Sardegna, che sarà presentato lunedì 30 gennaio, presso l'Aula magna del Rettorato, alle 17. Alla presentazione interverranno, oltre al curatore del libro, anche Antonello Arru, presidente della Fondazione Banco di Sardegna; Luigi Berlinguer, ex ministro, ed ex rettore dell'Università di Siena; Maurizio Boldrini, direttore del Centro comunicazione e marketing dell'Ateneo senese; Pietro Clemente, docente presso l'Università di Firenze. L'evento è organizzato dall'Università di Siena, in collaborazione con il circolo "Peppino Mereu", l'associazione culturale nata a Siena nei primi anni Ottanta per valorizzare la cultura sarda nel territorio senese, cultura che è patrimonio di oltre diecimila sardi stabilitisi a Siena dagli anni Cinquanta in poi. L'associazione vede oggi tra i suoi aderenti anche diversi docenti dell'Università di Siena, tra cui lo stesso Luigi Berlinguer, uno dei fondatori.
"Radio Sardegna – ha spiegato Romano Cannas – si è imposta subito all'attenzione mondiale come un'emittente davvero libera, nella trasmissione e nei contenuti dell'informazione, in un momento storico in cui non c'era voglia di essere opportunisti e di autocensurarsi, intenzione che nell'attualità non sempre trova riscontro".
Radio Brada sarà dunque per i relatori lo spunto per discutere di informazione, di libertà di informazione e di radiofonia
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