20/01/2006
AREZZO - Parole & Musica ad Arezzo. Laura Curino in scena con "Una stanza tutta per me. Ovvero: se Shakespeare avesse una sorella..."
Cosa sarebbe successo se William Shakespeare avesse avuto una sorella scrittrice più brava di lui? Se lo chiede Virginia Woolf nella sua opera "Una stanza tutta per sé". Parole&Musica, la rassegna di cultura, musica e spettacolo dell'Università di Siena, propone un viaggio immaginario nella vita delle "sorelle minori" del poeta inglese con lo spettacolo "Una stanza tutta per me, ovvero: se Shakespeare avesse avuto una sorella…". La pièce, scritta e interpretata da Laura Curino, andrà in scena martedì 24 gennaio, alle ore 21, al teatro della Bicchieraia.
Il mondo di Virginia Woolf e del circolo Bloomsbury è raccontato con ironia e garbo. Laura Curino riflette sull'ipotesi prospettata dalla scrittrice inglese: se Shakespeare avesse avuto una sorella, alla ragazza non sarebbe bastato il talento. Il fatto di essere donna, infatti, all'epoca le avrebbe precluso ogni possibilità di carriera e di successo. Oggi, seppur non ci sia più una questione di genere, l'arte continua a essere negata a molti giovani che non hanno la libertà di esprimersi. La "stanza tutta per sé" rappresenta proprio la libertà del pensiero.
Laura Curino, attrice e drammaturga dello storico Teatro Settimo di Torino, insieme ad artisti come Marco Paolini, ha contribuito
all'affermazione del teatro di narrazione in Italia. Lo spettacolo in scena ad Arezzo è stato scritto in collaborazione con Michela Marelli ed è una produzione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino.