31/10/2005
SIENA - Gli ingegneri del futuro si trovano all'Università
Quale percentuale di studenti iscritti alle facoltà di Ingegneria proseguono gli studi dopo il conseguimento della laurea triennale? Quanti laureati in Ingegneria trovano lavoro? Quali sono gli sbocchi occupazionali e le nuove professionalità sul mercato del lavoro? E, infine, la riforma del 3+2 ha aiutato i nuovi ingegneri a trovare lavoro? Sono queste alcune delle domande alle quali vuole rispondere la Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria, nell'ambito del convegno dal titolo "La riforma degli studi nelle facoltà di Ingegneria: risultati, problemi e prospettive", che si svolgerà venerdì 4 novembre, a partire dalle 10, presso l'Aula magna del Rettorato dell'Università di Siena.
Durante il convegno verranno analizzate questioni che riguardano le facoltà di Ingegneria di tutta Italia, tra le quali le prospettive occupazionali degli studenti che si fermano alla laurea triennale, rispetto a coloro che invece proseguono gli studi fino alla laurea magistrale; l'offerta didattica attuale e i suoi possibili futuri sviluppi alla luce della riforma universitaria; lo svolgimento dei tirocini - e le difficoltà di inserimento presso le aziende locali del totale degli studenti iscritti alla facoltà - presso le imprese del settore, come forma di ingresso nel mondo del lavoro. "In particolare - spiega il professor Antonio Vicino, preside della facoltà di Ingegneria dell'Università di Siena e vicepresidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria - durante il convegno verranno analizzate le nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro, come quelle, per esempio, legate all'ingegneria dell'innovazione". "Inoltre - prosegue Antonio Vicino - si parlerà della qualità dell'offerta didattica delle facoltà di Ingegneria, alla luce dell'ingresso dei laureati nel mondo del lavoro, che ad oggi riesce ad assorbire la totalità di coloro che si laureano, ma che in futuro avrà sempre più bisogno di competenze molto specifiche".
Tra i partecipanti al convegno saranno presenti Andrea Stella, presidente della Conferenza dei presidi delle facoltà di Ingegneria; Giacomo Elias, del Comitato nazionale per la valutazione di sistema; Andrea Cammelli, direttore di Almalaurea, che fornirà i dati sull'occupazione dei laureati in Ingegneria in Italia; Donato Montibello, rappresentante degli studenti in Senato accademico dell'Università di Siena. Tra i nomi dei relatori, anche Francesca Soramel, dell'Università di Udine, e Paolo Villani, dell'Università di Salerno.
Seguirà, alle 15.30, una tavola rotonda dal titolo "Quale ingegnere per il futuro?", sulle nuove figure professionali richieste dal mercato nel settore dell'ingegneria e sul tasso di occupabilità dei laureati in Ingegneria. La tavola rotonda sarà moderata da Alessia Tripodi, giornalista del Sole 24 Ore, e vi interverranno Luciano Modica e Franco Asciutti, senatori della Repubblica; Ferdinando Luminoso, del Consiglio nazionale degli ingegneri; Vincenzo Naso, rappresentante del Consiglio universitario nazionale; un rappresentante di Confindustria.
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