15/10/2005
SIENA - Presa di posizione di docenti e operatori della cultura
L'Università di Siena da anni si è distinta per l'offerta culturale proposta agli studenti, intesa come diritto allo studio e completamento dell'attività didattica. Attraverso le attività di teatro, musica e gli incontri con i personaggi protagonisti della cultura e dello spettacolo, offerte alla comunità accademica, in particolare agli studenti, ha ritenuto di incidere positivamente sulla formazione e l'educazione dei giovani.
L'ufficio Produzione culturale dell'Ateneo, in questa giornata di protesta del mondo dello spettacolo, ci ha trasmesso una presa di posizione di docenti e operatori della cultura contro i tagli previsti dalla legge Finanziaria in discussione, che sotto riportiamo. Ecco il testo e i nomi di coloro che hanno aderito:
"Ci sentiamo parte della mobilitazione in atto nel mondo dello spettacolo e della cultura contro i tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo previsti dalla Finanziaria 2006. Premesso che la cultura, e nello specifico lo spettacolo che ne rappresenta una delle espressioni fondamentali, è presupposto di civiltà e non valore accessorio della stessa, e posto che i tagli, oltre a limitare le attività culturali andranno ad incidere negativamente sugli operatori del settore, con riduzioni di personale e licenziamenti, e che su tali aspetti si sono espressi e si esprimeranno in maniera più articolata e completa sia gli artisti che i sindacati, vorremmo sottolineare il valore negativo che questo taglio assume anche nella gestione e nell'offerta culturale dell'Ateneo. L'Università di Siena fa della musica, del teatro e delle arti più in generale, uno degli elementi costitutivi della formazione culturale e individuale dei propri studenti, riconoscendo proprio alle arti dal vivo una specifica ed insopprimibile valenza formativa, e lo fa, oltre che attraverso le attività di cattedre specifiche, anche attraverso attività culturali extra-didattiche, quali il coro, i laboratori teatrali e le rassegne cinematografiche. L'ufficio Produzione culturale, inoltre, promuove ed organizza da alcuni anni una rassegna di spettacoli e concerti, un festival delle arti dedicato agli studenti universitari e ha dato vita a un'etichetta musicale, tutte attività che sono l'espressione concreta di un allargamento del tradizionale concetto di diritto allo studio. Lo studente ha diritto ad una formazione completa all'interno della quale le arti forniscono un contributo importante sia in termini di contenuti che di linguaggi, e l'Ateneo ha reso possibile questa formazione offrendo gli strumenti e le risorse per la sua attuazione. Esprimiamo dunque la nostra preoccupazione e il nostro dissenso verso i recenti provvedimenti finanziari e altresì la nostra solidarietà a tutti gli artisti, agli operatori dello spettacolo e a quanti hanno lottato e lottano per l'affermazione della legittimità e del valore del concetto di cultura in tutte le sue espressioni".
Hanno finora aderito:
Talia Pecker Berio (docente di Musicologia e Storia della Musica)
Vito di Bernardi (docente di Storia della danza e del mimo - Arezzo)
Camillo Brezzi (preside facoltà di Lettere e filosofia - Arezzo)
Laura Caretti (docente di Drammaturgia - Storia del Teatro e dello Spettacolo - Arezzo)
Fabrizio Cassanelli (Fondazione Sipario Toscana La città del teatro, curatore
laboratorio teatrale d'Ateneo)
Andrea Chegai (docente di Storia della Musica Contemporanea - Arezzo)
Gioachino Chiarini (preside facoltà di Lettere e filosofia – Siena)
Monica Granchi (responsabile ufficio Produzione culturale Università di Siena)
Andrea Martini (docente di Storia e critica del cinema - Arezzo)
Fausto Mesolella (produttore artistico dell'etichetta musicale dell'Ateneo senese, EMU)
Guglielmo Moneti (docente di Storia e critica del cinema)
Letizia Pardi (Fondazione Sipario Toscana La città del teatro, curatore
laboratorio teatrale d'Ateneo)
Marzia Pieri (docente di Drammaturgia - Storia del Teatro)
Raffaele Puccianti (Maestro del Coro d'Ateneo)
I docenti e gli operatori culturali che vorranno aderire alla presa di posizione potranno farlo contattando l'ufficio Produzione culturale, all'indirizzo mail: paroleemusic@unisi.it , o telefonando al numero 0577 232 347.
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