15/09/2005
AREZZO - La ricerca sul locale: geografi e studiosi di altre discipline a confronto ad Arezzo
Come e con cosa è possibile fare ricerca sul locale, una dimensione che tanto peso ha assunto negli ultimi anni negli studi di geografia? Il seminario internazionale che si apre domani, venerdì 16 settembre, alla facoltà di Lettere e filosofia di Arezzo (viale Cittadini) sarà l'occasione per un confronto tra studiosi italiani e stranieri di diverse discipline.
"La dimensione locale: esperienze multidisciplinari di ricerca e questioni metodologiche" è il titolo del seminario, che si concluderà domenica. Interverranno Marina Marengo dell'Università di Siena, Lorenza Mondada dell'Université Lumière-Lyon 2, Ola Söderström dell'Université de Neuchâtel, Fabio Amato, Egidio Dansero e Paolo Guarrasi, rispettivamente delle Università di Napoli, Torino e Palermo e Francesca Governa del Politecnico di Torino.
Venerdì mattina verranno presentati anche i primi risultati di una ricerca sul cambiamento della società aretina, che permetterà di raccogliere un insieme di testimonianze - da come vivevano e come vivono oggi gli aretini a cosa conoscono del loro territorio – per la creazione di una banca dati qualitativa presso l'Osservatorio aretino per lo studio dello sviluppo sostenibile (Oasss). "Il cambiamento glocale: una sfida per la società aretina" è il titolo del progetto, promosso dall'Università di Siena, dai Comuni di Capolona, Subbiano e Castiglion Fibocchi, con il coinvolgimento degli studenti del liceo delle Scienze sociali "Vittoria Colonna", dei dipartimenti di Studi storico-sociali e filosofici e di Scienze umane dell'educazione dell'Università di Siena e della rete biblioteche "Gulliver". Si tratta di un progetto di informazione e formazione sull'educazione ambientale (Infea), finanziato dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Arezzo e coordinato da Marina Marengo, docente di Geografia alla facoltà di Lettere e filosofia di Arezzo. Un progetto che vuole sensibilizzare giovani e adulti sulle questioni del cambiamento locale ed educarli alla sostenibilità ambientale.